Diaconi e Laici: che differenza c'è?

Don Antonio Rizzolo

Spett. direttore, sul vostro sito ho letto una strana e inedita definizione del diaconato: «Uomini sposati che svolgono un ministero pastorale in aiuto ai parroci». Secondo l’autore, questo farebbe parte della «valorizzazione dei laici all’interno della Chiesa» operata da papa Francesco. Penso che Famiglia Cristiana, per la tradizione che ha di serietà, non dovrebbe rinunciare a una maggiore precisione teologica.
Spesso noi diaconi ci sentiamo chiedere: cos’è un diacono, cosa fai tu nella Chiesa? Anche noi alcune volte abbiamo difficoltà a rispondere. Ma sentire certe frasi addirittura da Famiglia Cristiana mi scoraggia molto! Cara Famiglia, da te vogliamo un aiuto, non (come si dice a Napoli) uno «sgarrupo»! È proprio il caso di salutarvi con il saluto adottato dal nostro vescovo, il card. Crescenzio Sepe: «A Maronna v’accumpagna!».
CARLO DE CESARE - diacono di Napoli
Grazie per la simpatica tirata d’orecchi. Lo spunto per l’articolo proveniva da un dato che tu stesso accludi: i diaconi permanenti «aumentano, nel 2015, di 14,4% rispetto al dato di cinque anni prima, passando da 39.564 a 45.255 unità». Ma chi sono i diaconi? Prima di tutto, ci sono quelli transeunti, che si preparano a essere ordinati preti, e quelli permanenti, che possono essere scelti tra chi è sposato. Dal punto di vista tecnico non sono laici ma chierici, in quanto hanno ricevuto il primo grado del sacramento dell’Ordine.
Tuttavia, come leggiamo nel Catechismo (n. 1554), secondo la dottrina cattolica «esistono due gradi di partecipazione ministeriale al sacerdozio di Cristo: l’episcopato e il presbiterato. Il diaconato è finalizzato al loro aiuto e al loro servizio». Qual è il compito dei diaconi? Tra le altre cose, spiega ancora il Catechismo (n. 1570), compete a loro «assistere il vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell’Eucaristia, distribuirla, assistere e benedire il matrimonio, proclamare il Vangelo e predicare, presiedere ai funerali e dedicarsi ai vari servizi della carità».

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