Nulla di aggiungere sulla spietata e sacrosanta analisi del centro Baobab.
Di mio dico solo che la rabbia e il dolore non hanno misura:
ENORMI.
Sappiamo che appena l'altro ieri, a Milano, la Questura celebrava sulla sua pagina di Facebook una muscolare operazione di "controllo straordinario" alla Stazione Centrale, e che blindati e tenute antisommossa sono stati schierati a profusione per "identificare" un centinaio di migranti costretti a bivaccare nell'atrio di una stazione, in mancanza di un posto dove vivere con quel decoro che noi pretendiamo sia garantito a noi ed ai nostri figli.
Sappiamo che Nian Maguette è morto vittima di quel patto criminale tra stato ed enti locali che, a colpi di decreti Minniti-Orlando e pacchetti-sicurezza, ha realizzato uno scambio scellerato tra finanziamento delle politiche di gestione delle nostre città - che lo Stato ha cessato di garantire - e co-gestione della sicurezza urbana.
Sindaci che non hanno più una lira per fare nulla, costretti ad accettare il declino di servizi e infrastrutture e la paralisi progettuale conseguenza di indebitamento e patti di stabilità, ricevono dalla ditta Minniti & Orlando distintivo e chiavi del loro
nuovo ufficio di sceriffo, e possono finalmente trovare un nuovo canale di raccolta di voti e consenso.
In nome del decoro.
Contro questa deriva securitaria, contro le ipocrisie di chi lancia manifestazioni per l'accoglienza in una Milano che si vorrebbe autocelebrare "come Barcellona" e che, senza alcuna vergogna, non prende le distanze da quanto sta accadendo nel nostro Paese, contro i fantasmi di un passato che si aggirano per un'Europa in cui il colore delle camicie e delle divise è sempre più bruno, noi di Baobab Experience ci batteremo sempre, con le parole e con i fatti, per la solidarietà con i migranti, per restare, insieme a loro, uomini e liberi.
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