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Istruzioni per il volo

“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont
Entrato nell’aereo, scambio due battute con la hostess per qualche precisazione sulle istruzioni per il volo che ha appena date.
Prima norma per chi vuole volare è quella di allacciare le cinture.
Lo vedo ragionevole, ma altrettanto assurdo insegnare come abbandonare l’aereo a cui, legato dalla cintura, ti sei affidato e con il quale sei un tutt’uno.
Un tutt’uno con i genitori è anche il bambino di pochi anni; prova a  pensarlo nella situazione ancora più tragica e assurda di dover abbandonare la mamma e il papà e accusarli di pedofilia.
Prova a pensare  a quanto è accaduto a Gesù: “Io e il Padre siamo una cosa sola”…Nessuno ci separerà. Chi ci separerà dall’amore di Dio?
E’ inimmaginabile lo strazio, l’abbandono, l’inferno, l’assurdo che Gesù ha provato nel gridare: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Quel suo infinito dolore è la massima misura del suo amore per noi.
Se è possibile che l’aereo ti tradisca, se è tragico che la mamma abbandoni e tradisca il suo bambino, non è e non sarà mai possibile che Dio ti abbandoni: siamo una cosa sola.
Gesù nel sentirsi abbandonato dal Padre, si è riabbandonato nelle Sue mani, emettendo l’atto di fiducia più grande che cielo e terra abbiano mai registrato in tutta la storia dell’umanità: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”.
Questa è la fiducia infinita che ci ha strappati all’inferno e collocati alla destra del Padre.
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