#CharlieGard deve morire. Sentenza choc della CEDU
alla fine il piccolo Charlie Gard, per il quale abbiamo lottato, sarà ucciso da una sentenza di tribunale inappellabile.
 
Siamo al capolinea di questa nostra Non-Civiltà, costruita sul nulla e destinata allo sfacelo…
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Il piccolo era nato lo scorso 4 agosto ma dopo otto settimane aveva cominciato a perdere forze e peso. Portato in ospedale, gli era stata diagnosticata la sindrome di deperimento mitocondriale, che provoca il progressivo indebolimento dei muscoli.
 
Spostato in terapia intensiva e dopo non essere riusciti a trovare un rimedio, da allora i medici hanno intavolato un braccio di ferro contro i genitori contrari alla decisione del Great Ormond Street Hospital and Children's Charity di sospendere le cure non ritenendo più degna la vita di Charlie.
Ieri sera l’epilogo doloroso con la sentenza definitiva della Corte dei diritti umani. 

‘Il piccolo deve morire’, è stata questa– in sintesi – il verdetto maledetto giustificato dal fatto che il trattamento «continuerebbe a causare a Charlie un danno significativo».

Intanto oltre centomila persone hanno firmato una petizione per chiedere alla premier Theresa May di intervenire. 

Temo però, che il progresso malato di questo nostro mondo che non concede spazio ai malati, non permetterà che Charlie diventi un simbolo di speranza. Il bambino deve morire perché tutti capiscano che solo lo Stato ha potere di vita e di morte sugli essere umani.

E non importa se i genitori di una creatura indifesa e innocente sono contrari a questa sentenza di morte o se hanno raccolto oltre un milione di sterline per portare loro figlio negli Stati Uniti dove c’è una cura sperimentale.

Il messaggio è chiaro, così come appare anche chiaro che se in Italia il senato approverà le DAT (il testamento biologico) avremo decine e decine di casi come quello di Charlie. 

Vogliamo veramente fare questo a noi e ai nostri figli?

Se non hai un account Facebook invia comunque il tuo messaggio di protesta all’indirizzo di posta del Great Ormond Street Hospital complaints@gosh.nhs.uk 

Charlie vivrà per sempre 
nei nostri cuori.

Cordialmente,
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Samuele Maniscalco
Responsabile Campagna Generazione Voglio Vivere

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