Martedì 13 Giugno – Il sapore nascosto, sciolto

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ” Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.” Mt 5, 13-16
Strana cosa il sale.
Per fare quello che deve fare. Deve scomparire. Sciogliersi.
Del sale serve solo il sapore che da.
Il sale per servire deve scomparire.
Se no è come sasso, ghiaia, sotto i piedi.

Strana cosa la luce.
Non esiste da sola.
Ha bisogno di una fiamma.
Di un sostegno.
E quando c’è la luce.
Si vede tutto quello che c’è.
Ma solo una cosa non si vede: la luce.
La luce, per servire, deve essere in alto, e tutto si vede, meno lei.

Vorrei essere il sapore che ti rimane in bocca.
Il sapore nascosto, sciolto, nel cibo che ti sostiene, che ti nutre.
Vorrei essere la luce che illumina la tua casa, il tuo viso, quello che sei e che fai.
Bontà infinita.

Un piatto senza sale.
Occhi senza luce.
Sale senza sapore.
Luce nascosta.
Amore mio, Gesù mio.
Fammi gustare cibo saporito dal tuo sale.
Fammi fare cose buone alla tua luce.

Fai, di me, sapore per la tua bocca.
Fai, di me, luce per la gloria del cielo.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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