Scontro M5S-Renzi sulla legge contro apologia del regime

Il caso dello stabilimento balneare Punta Canna, denunciato il gestore. Tensioni per il ddl contro apologia di fascismo. Dal saluto romano ai gadget, il testo intende definire e ampliare il reato introdotto dalla Legge Scelba del 1952. Parere contrario dei 5 Stelle in commissione Affari costituzionali

Non si fermano le polemiche sullo stabilimento balneare Punta Canna a Chioggia, dove il gestore intrattiene i bagnanti con discorsi nello stile del Duce, in un ambiente dove campeggiano cartelli con immagini di Mussolini e saluti romani. Il titolare, l’imprenditore Gianni Scarpa, è stato denunciato dalla Digos, mentre il Prefetto di Venezia ha ordinato la “rimozione di ogni riferimento al fascismo”.

“Astenersi da ulteriori messaggi contro democrazia”
La Digos ha effettuato sopralluoghi per “verificare l'esistenza del reato di apologia”. Un rapporto verrà inoltrato alla magistratura lagunare. La prefettura di Venezia ha poi firmato un’ordinanza per l'immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo in cartelli, manifesti e scritte presenti nello stabilimento balneare. Al gestore dello stabilimento è stato ordinato, inoltre, di astenersi dall'ulteriore diffusione di messaggi contro la democrazia.



Il ddl alla Camera
Il caso è esploso nel giorno in cui approda in Aula alla Camera il testo che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista. La proposta di legge ha come primo firmatario il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano. Punire "chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del Partito fascista o del Partito nazionalsocialista tedesco" o chi "ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità". La Proposta di legge mira a sanzionare comportamenti come il saluto romano e la vendita di gadget fascisti o nazisti, prevedendo un’aggravante per chi si avvale di "strumenti telematici o informatici".

Polemica tra M5S e Pd
Gli esponenti dem David Ermini, Stefano Esposito, Simona Malpezzi, Alessia Morani, Alessia Rotta, in una nota, hanno parlato di “una buona cosa, condivisibile da tutti, visto che l'apologia di fascismo è reato e che troppo spesso i confini che hanno permesso manifestazioni offensive nei confronti della nostra storia a difesa della libertà dal regime nazi-fascista sono stati superati ignobilmente”. Nel testo, hanno poi fatto riferimento al Movimento 5 Stelle: “I cari amici a cinque stelle, in commissione prima, hanno avuto il coraggio e la spudoratezza di considerare il provvedimento liberticida".Nel parere espresso in commissione, i deputati di M5s, tra cui Danilo Toninelli e Fabiana Dadone, scrivono che la norma vuole indicare come penalmente rilevanti anche "condotte meramente elogiative, o estemporanee che, pur non essendo volte alla riorganizzazione del disciolto partito fascista, siano chiara espressione della retorica di tale regime, o di quello nazionalsocialista tedesco" e dunque "il provvedimento in esame si palesa quale sostanzialmente 'liberticida'". In mattinata, tramite twitter, è arrivata la replica di Matteo Renzi,secondo cui "liberticida era il fascismo, non la legge".


"Liberticida" era il fascismo non la legge sull'apologia di fascismo. Bisogna dirlo al : era il fascismo liberticida. Almeno la storia!


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