Quasi duemila “dolci morti” in un anno. Il triste primato del Canada

I dati della seconda Relazione Interinale sulla morte assistita in Canada indicano che ci sono state 1982 morti assistite nel primo anno di applicazione della legge (17 giugno 2016 – 30 giugno 2017), di cui 1977 morti per eutanasia e 5 per suicidio assistito. Nel Québec sono stati riportati 167 casi di morte di eutanasia, […]

I dati della seconda Relazione Interinale sulla morte assistita in Canada indicano che ci sono state 1982 morti assistite nel primo anno di applicazione della legge (17 giugno 2016 – 30 giugno 2017), di cui 1977 morti per eutanasia e 5 per suicidio assistito.
Nel Québec sono stati riportati 167 casi di morte di eutanasia, prima che il governo federale legalizzasse la morte assistita, per cui, a partire dal 30 giugno ai 1982 morti si devono aggiungere i 167 del Quebec, il dato reale e totale delle morti per suicidio o eutanasia in Canada passo perciò a 2149.
I governi canadesi hanno istituito un sistema di auto-segnalazione, il che significa che il medico che effettua la morte è lo stesso medico che segnala la morte (senza sorveglianza della legge), quindi è possibile che si verifichino minori segnalazioni e abusi della legge.
Sulla base del Primo rapporto sull’eutanasia del governo del Québec, il 14% delle morti assistite non è conforme alla legge dunque, ci potrebbe essere un numero molto maggiore di morti per suicidio assistito ed eutanasia in tutto il Canada.
Ci sono state diverse storie che indicano quanti problemi ci siano nell’applicazione della legge sull’eutanasia del Canada. Per esempio, Candice Lewis era stato sottoposto ad enormi pressioni per dare il proprio consenso alla propria eutanasia, decise di non farlo ed ora sta molto meglio.
Alla fine di settembre del 2016, il dottor Will Johnston ha riferito di due morti della Columbia Britannica che sembrano state causate dall’abuso nella applicazione della legge.
La legge per eutanasia del Canada non protegge i diritti della coscienza dei professionisti medici. La Coalition for HealthCare e la Conscience ha lanciato una denuncia legale contro la politica dell’ Collegio dei Medici e fisiatri dell’Ontario che obbliga i medici, che si oppongono alla eutanasia e al suicidio assistito di riferire “efficacemente” ai loro pazienti a un medico che li ucciderà.
Un bioetico canadese ha pubblicato recentemente un articolo che promuove l’eutanasia e la preventiva donazione di organi, nello studio si afferma che potrebbero essere risparmiati sino a 138 milioni di dollari in Canada, se ci fosse un qualche obbligo di donare gli organi prima della eutanasia dei pazienti.
Nel frattempo uno studio dell’Università di Toronto che è stato pubblicato nel New England Journal of Medicine ha rilevato che le richieste di eutanasia si basano su una sofferenza esistenziale e non sul dolore fisico.
Il primo anno di applicazione della legge canadese apre uno scenario terrificante, infatti il numero di decessi è molto superiore a quelli del primo anno di antrata in vigore delle leggi simili in Belgio e in Olanda.
Sulla base del numero di morti assistite segnalate, è possibile prevedere che il Canada superi rapidamente l’Olanda e il Belgio per numero e abusi nell’applicazione di morte assistita ed eutanasia.

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