Festeggiare tutti i santi è guardare coloro 
che già posseggono l’eredità della gloria eterna. 
Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, 
che hanno lasciato che la misericordia del Padre 
vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore. 
I santi contemplano il volto di Dio 
e gioiscono appieno di questa visione. 
Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, 
peccatori come ognuno di noi, 
tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, 
attraverso i loro desideri, le loro debolezze, 
le loro sofferenze, e anche le loro tristezze.
Questa beatitudine che dà loro il condividere in questo momento 
la vita stessa della Santa Trinità 
è un frutto di sovrabbondanza che il sangue di Cristo 
ha loro acquistato. 
Nonostante le notti, attraverso le purificazioni costanti 
che l’amore esige per essere vero amore, 
e a volte al di là di ogni speranza umana, 
tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire 
affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro. 
E' Maria, la Regina di tutti i Santi, 
che li ha instancabilmente riportati a questa via di povertà, 
è al suo seguito che essi hanno imparato a ricevere tutto 
come un dono gratuito del Figlio; 
è con lei che essi vivono attualmente, 
nascosti nel segreto del Padre.

Solennità di tutti i Santi uniti con Cristo nella gloria: 
oggi, in un unico giubilo di festa la Chiesa 
ancora pellegrina sulla terra venera la memoria di coloro 
della cui compagnia esulta il cielo, 
per essere incitata dal loro esempio, 
allietata dalla loro protezione 
e coronata dalla loro vittoria davanti alla maestà divina 
nei secoli eterni.

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