Quaresima clandestina



La Quaresima è nascosta, silenziosa, nuda. 
La Quaresima è clandestina al mondo.

Anche quest’anno nulla di esteriore ricorderà 
che siamo in Quaresima. 
Il carnevale continuerà. 
Anche questa Quaresima sarà clandestina. 
Chi ne vivrà lo spirito lo farà di nascosto. 
Un rosario recitato in autobus con la corona in tasca. 
Una rinuncia a qualcosa cui siamo attaccati 
e lo sappiamo solo noi. 
Un atto di carità fatto con la destra 
perché la sinistra non lo venga a sapere. 
Saltare il pranzo e non dirlo a nessuno. 
La Quaresima è per sua natura nascosta. 
La conversione avviene nel nascondimento, 
nel profondo di noi stessi, 
e il profondo di noi stessi è nascosto anche a noi stessi. 
Una volta tutta la società si vestiva di Quaresima. 
Da tempo non è più così e la Quaresima 
è sempre più clandestina.

Clandestina e silenziosa. 
Pregare, digiunare, mortificarsi non richiedono parole. 
Fermarsi, bloccare il passo, rallentare l’azione, 
lasciar perdere, non più inseguire … si fanno in silenzio. 
La Quaresima è pudica e non vuole ostentazioni. 
La cenere sul capo la si riceve in ginocchio e in silenzio. 
La contrizione è asciutta e scabra. 
Essenziale. 
Il pentimento non vuole filippiche. 
La Quaresima è Quaresima. 
Punto e basta.

La Quaresima è nuda, come il legno della croce, 
come l’altare spoglio, come le chiese buie, 
come il marmo di una tomba. 
La Quaresima è l’adorazione di due assi incrociate. 
E’ guardarsi dentro fino in fondo, 
spogliati di tutto e ridotti solo a quello che siamo veramente. 
La compiacenza, l’esaltazione delle nostre esteriorità 
qui vengono meno. 
La Quaresima ci riduce all’osso, 
al nostro scheletro spirituale. 
Fa piazza pulita.

Partecipare alle celebrazioni quaresimali 
è come riunirsi in clandestinità. 
Andare mesti alle celebrazioni del Mercoledì delle ceneri 
mentre sono ancora in atto le pingui sagre carnevalesche. 
Frequentare la Via crucis alle 15 del pomeriggio, 
insieme a pochi nostri fratelli e sorelle, 
mentre il mondo strombazza per le strade. 
Partecipare alla processione del Venerdì Santo – 
il più nudo dei nudi giorni di Quaresima – 
seguendo la Croce tra strade indifferenti. 
Sembrano riunioni sotterranee, appartate, 
da tenersi nell’oscurità. 
E’ la Quaresima clandestina.

In tutti i periodi liturgici, il cristiano sente voci 
che il mondo non capisce. 
Ma questo succede soprattutto in Quaresima, 
quando l’opposizione della macchina del mondo organizzato 
si fa talmente pressante che la Quaresima si ritrae 
e cerca il rifugio nel buio, nel silenzio, nella clandestinità. 
Si accovaccia dentro il cespuglio dell’anima. 
Più i riflettori abbagliano e più il cristiano, 
in tempo di Quaresima, si nasconde nel backstage.
Più le parole lo pressano e più egli tace, 
per cercare di sentire un richiamo lontano-vicino.

Il cristianesimo non fa mai bilanci. 
Ma è soprattutto in Quaresima che non si fanno bilanci. 
Il vero lavoro si svolge nel nascondimento. 
Chi produce si sottrae alle statistiche. 
In Quaresima si ottengono tante vittorie, 
si vincono tante battaglie dell’anima, 
Cristo trionfa in tanti cuori: 
ma solo Lui lo sa. 
Chi conterà le conversioni della Quaresima di quest’anno? 
Chi elencherà le opere buone operate? 
Chi compilerà la scheda delle preghiere dette 
o delle rinunce fatte? 
Alla fine della Quaresima il mondo sembrerà come prima. 
Sarà ancora carnevale. 
Perché la Quaresima è clandestina......

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