La Passione di Cristo


La Passione di Cristo è un film crudo, a tratti violento, 
ma che bene rende il significato 
della Passione di Nostro Signore, 
troppo spesso edulcorata nell'agiografia ufficiale, 
timorosa di esporre lo "scandalo della Croce" 
di cui ben parlava San Paolo.

La scena iniziale nel Getsemani, la sagoma di Gesù, 
il buio, gli ulivi neri, la paura del destino che si compirà, 
davvero commuove. 
Chi crede è tenuto a ritenere che quella rappresentazione 
sia vicina alla verità. 
Così come cerca di essere verità il linguaggio, 
l’aramaico e il latino tradotti dai sottotitoli, 
che danno una valenza di verità storica al racconto.
Il diavolo tenta Gesù, "il peso del peccato è troppo grande, 
non può sopportarlo un uomo solo". 
Ma Cristo schiaccia la testa del serpente, 
e compie la volontà del Padre.

Accanto alle tante particolarità sulla figura di Gesù, 
si ricorda l'inquadratura dall'alto 
situata qualche istante prima della morte sul Calvario, 
che ad un tratto si trasforma in goccia d'acqua: 
cadendo vertiginosamente sulla terra 
accanto alla croce di Gesù, 
segna l'inizio del terremoto e la rovina del tempio. 
Una inquadratura che può evocare il pianto di Dio 
sul figlio Gesù che sta morendo. 
Allo stesso regista capiterà di affermare: 
"Il vero messaggio del mio film é il perdono. 
La lacrima di Dio che piove dal cielo 
nel momento in cui Gesù muore significa questo". 

Uno degli aspetti che richiede una qualche precisazione 
é costituito dalla rappresentazione che si fa 
della violenza su Gesù, da alcuni ritenuta esccessiva. 
"Quello che mi ha sempre colpito della Passione 
- ammette Mel Gibson - 
é stata la capacità di Gesù Cristo, diventato uomo, 
di sottoporsi a una sofferenza indicibile per amore dell'umanità. 
Non potevo non mostrarla in tutta la sua forza 
e fin nei particolari. 
Forse sono le immagini più scioccanti che abbia mai visto 
in un film, ma dovevo farle vedere". 

E noi siamo d'accordo: 
ci si dimentica troppo spesso che quelle violenze 
che ha dovuto subire il Salvatore, innocente, 
sono causate dall'immensa mole dei nostri peccati. 
Questo pensiero deve condurci al pentimento sincero, 
e alla conversione: 
chi non comprende, elude, o nasconde la Croce, 
non ha capito nulla del Cristianesimo.

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