Siamo anche noi come Caifa, 
giudichiamo gli altri e ci scandalizziamo di loro?

Riflessione sull'arresto di Gesù

“I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio 
cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, 
per condannarlo a morte; ma non riuscirono a trovarne alcuna, 
pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 
Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: 
'Costui ha dichiarato: 
Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni'.

Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: 
'Non rispondi nulla? 
Che cosa testimoniano costoro contro di te?'. 
Ma Gesù taceva. 
Allora il sommo sacerdote gli disse: '
Ti scongiuro, per il Dio vivente, 
perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio'. 
'Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, 
anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo 
seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo'. 

Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: 
'Ha bestemmiato! 
Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? 
Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?'. 
E quelli risposero: 'È reo di morte!'”. 
Matteo, 26, 57-66

Che succede, Caifa? 
Perché sei tanto in collera con Gesù? 
Perché perseguitarlo a morte? 
Perché spingerai Pilato a condannarlo? 
Perché ti senti tanto minacciato?

Caifa è pio, rispettoso, così perfetto... 
Perché questo Gesù era tanto pericoloso per lui?

Di tipi strani con pretese messianiche ce n'erano molti. 
Di tanto in tanto sorgeva qualcuno di 
quei personaggi pittoreschi 
che presto cadevano nel dimenticatoio. 
Ma questo Gesù era diverso. 
Era minaccioso perché quando parlava 
la gente si sentiva toccata nel profondo. 
Minaccioso perché il Dio che proponeva 
non esigeva una legge, 
non distingueva puri e impuri, 
parlava di perdono e non di castigo.

Caifa ha avuto paura. 
Paura del cambiamento. 
Paura di una verità che avrebbe fatto tremare troppe cose. 
Paura di dover guardare la gente da pari a pari, 
e non dall'alto in basso. 
Paura di un Dio che non entrava nei limiti comodi di un libro. 
Forse paura di VIVERE... 
E di fronte a quella verità nuda e nuova 
si è stracciato le vesti scandalizzato.

Quante volte ci scandalizziamo anche noi per i cambiamenti, 
per le riforme, per le proposte che possono destabilizzarci? 
“Dove andremo a finire?”, dice molta gente 
davanti a nuove idee. 
Cosa succederà alla “tradizione”, 
che è stata sempre seguita?

Forse non sarebbe superfluo contemplare 
ancora una volta, di nuovo, 
la verità nuda di un Gesù che abbraccia tutti, 
che ride di coloro che si definiscono perfetti, 
che parla di un Dio che è padre?

Siamo anche noi come Caifa, 
giudichiamo gli altri, 
ci scandalizziamo per le loro azioni?

Ti invito a scoprire che in genere ciò che più condanniamo 
o esigiamo dagli altri è ciò che chiediamo a noi stessi, 
quello che ci costa di più......

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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