In natura ci sono moltissimi animali 
capaci di mimetizzarsi a un livello tale 
da diventare praticamente invisibili a occhio umano, 
tra cui esemplari come il Phycodurus eques, 
la Phalera bucephala, la mantide orchidea, 
il Nyctidromus albicollis, la rana nasuta, 
il polpo mimetico, il camaleonte 
e infine la mia vicina di casa ottantenne; 
la differenza tra quest’ultima 
e le altre specie che ho citato 
è che lei utilizza artefatti creati dall’uomo 
per la mimesi tra cui le tende di lino, 
il cappello e gli occhiali da sole. 
Il comportamento di occultamento 
dell’identità della “tenens vicinia” 
si svolge in tre fasi: 
1 - lo sguardo fugace tra le tende atto a spiare. 
2 - utilizzo di cappello e occhiali, come ci insegna Clark Kent. 
3 - spegnimento delle luci quando viene scoperta.

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