Expo, nutrire il pianeta 
......è rimasto solo un titolo....

di GIORGIO LAMBERTENGHI DELILIERS


C'è un'immagine, tra le tante che in questi giorni
ci raggiungono e suscitano emozioni strazianti e disperanti,
con sempre gli stessi protagonisti:
migliaia di profughi, e tanti bambini e donne,
tutti con lo sguardo impaurito di chi fugge
e gli occhi imploranti di chi chiede aiuto.
Una folla di emigranti si accalca dietro un filo spinato:
hanno soprattutto fame,
perché è la fame il primo fardello che si portano dietro
dalla guerra e dalla miseria da cui fuggono.
È questa immagine di sconsolata disperazione
che mi ha portato a riflettere sull'Expo
di cui ho condiviso il tema e soprattutto l'obiettivo
"Nutrire il pianeta. Energia per la vita".

Ho sperato che questa grande manifestazione
fosse in grado di proporre un nuovo modello di società
non più basata sulla cultura del consumo e dello spreco
e indirizzare la collettività verso scelte responsabili
da adottare nella produzione e nella conservazione del cibo.
Nessuno può negare che l'Expo
con il fascino delle sue avveniristiche architetture
e dell'Albero della vita abbia stupito l'immaginazione
di tutti noi e ci abbia fatto dimenticare troppo in fretta
i ritardi, i costi esorbitanti, gli intrecci di camarille corrotte.
Anche il successo di pubblico è innegabile,
come lo dimostrano le lunghe code agli ingressi.
Apprezzati soprattutto i ristoranti delle diverse etnie.
Anzi molti, nonostante i prezzi elevati,
sono tornati più volte, soprattutto alla sera,
per gustare le diverse specialità.
Da aggiungere che dopo un avvio incerto
l'Expo si è trasformata in una passerella.

Si sono succeduti capi di Stato, star,
politicanti in cerca di visibilità, attori, cantantini,
vecchi campioni sportivi, insomma una fiera delle vanità,
dietro la quale si nasconde, secondo me,
l'antico vizio di offrire "panem et circenses".
Insomma tutto questo ha oscurato la missione originaria
legata alla distribuzione del cibo
e al gesto del nutrire per combattere
la piaga della povertà e della fame.

Del tema di fondo, nobile e coraggioso,
di trovare le strade comuni su cui camminare,
di mettere sul tavolo proposte concrete, fattibili,
almeno per arginare la miseria che si sta espandendo
sempre più drammaticamente, ci si è ben presto dimenticati.
Travolti dal clima di festa, dagli spettacoli pittoreschi,
messi in scena anche dai rappresentanti di Paesi
dove il problema del cibo è sempre più drammatico,
"Nutrire il pianeta" è rimasto solo un titolo
e qualche convegno di esperti, andato per lo più deserto,
dove si sono spese, come dice papa Francesco,
"parole, parole, parole".

Ma per fortuna ci ha pensato la Caritas Ambrosiana
che in questi mesi sta offrendo momenti significativi
per una riflessione sulla lotta contro la fame
e su alcuni passi concreti da compiere
verso un diritto al cibo garantito per tutti.
Il prossimo 4 ottobre i poveri della città di Milano
sono stati invitati a visitare gratuitamente
e consumare un pasto nei padiglioni dell'Expo

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