"La foto che terrorizza i terroristi". A Tunisi la coda impressionante per andare a vedere il censurato "Much Loved"

"Voi avete le armi, noi abbiamo i giovani e la cultura: ecco la foto che terrorizza i terroristi". Questo il messaggio di sfida di Amira Charfeddine, una donna tunisina che ha pubblicato sulla propria pagina Facebook l'immagine di ragazzi e ragazze che si accalcano davanti a una sala cinematografica di Tunisi dove verrà proiettato "Much Loved", il film franco-marocchino sulla prostituzione censurato in tutto il mondo arabo.
"Voi avete 100mila kamikaze, noi abbiamo 10 milioni di tunisini istruiti", continua Amira nel commento alla foto risalente al 26 novembre. "Much Loved" di Nabil Ayouch è una pellicola che sta scandalizzando il mondo musulmano, specialmente in Marocco dove è stato girato.
L'argomento è scottante: le protagoniste sono quattro prostitute di Marrakech che vendono il proprio corpo a ricchi sauditi oppure a uomini senza scrupoli. Le scene sono spesso hard, nulla è lasciato all'immaginazione mentre tutto ruota intorno al denaro. E il racconto sullo squallore della vita di queste donne è una accusa pesantissima all'ipocrisia della società araba.
Per Charfeddine la lunghissima coda dei giovani di Tunisi per guardare un film-verità, in barba alla censura, è la migliore dimostrazione che soltanto la cultura può vincere il terrorismo e il fondamentalismo islamico: "Per coloro che pensano che i ragazzi vanno a vedere questo film per il lato 'osé', ebbene, trovo questa 'riflessione' superficiale perché i giovani sfidano i tabù che impestano la nostra società. Allora rompiano i tabù e non denigriamo i nostri giovani che sono il futuro della Tunisia".

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