MA QUALE #SINISTRA, SE NON SI BATTE PER I DIRITTI DEI PIÙ DEBOLI?

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Ho creduto per anni che la "sinistra" potesse battersi davvero per i più deboli e indifesi della nostra società..
Come Mario Adinolfi, ho creduto che fosse davvero possibile fare incontrare le tradizioni cattolico-democratiche, socialiste e riformiste e ambientaliste in un movimento politico capace di alzarsi in piedi ..
Ma.. oggi restano solo le macerie di una folle corsa al Potere: restano i nani di quei giganti che (troppi) decenni fa avevano nel cuore davvero la difesa dei più deboli....
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"Questa sarebbe la sinistra, quella che un tempo diceva di stare con il popolo. 
Sono stata di sinistra da giovane, lo sono stata perchè pensavo sinceramente che essere di sinistra significasse stare con gli ultimi. 
Ho smesso di esserlo quando mi sono arresa all'evidenza che era un inganno. 
Essere di sinistra vuol dire dichiararsi progressista, frequentare salotti intellettuali chic, scollati completamente dalla realtà delle persone vere. 
In una cosa non sono cambiata, preferisco stare con il popolo, quello che fatica ad arrivare a fine mese massacrato da un governo di sinistra, quello che andrà in piazza il 30 gennaio per testimoniare che le foglie sono verdi. 
Non mi interessano i salotti, non mi interessa la cultura usata come clava per tenere buono il popolo considerato bue e dirgli cosa pensare.
Me li ricordo negli anni novanta, all'università, quelli che giocavano a fare i ribelli poi dichiaravano tronfi: noi saremo la classe dirigente di domani. 
Poi anche le zecche da auletta autogestita con il pantalone strappato firmato perchè papi è ricco.
Quelli che una volta chiamavano borghesi quelli dei salotti e ora ci stanno comodi, quelli che hanno contestato il potere, ma solo perchè lo volevano loro. Quelli che usano la cultura come un piedistallo da cui indottrinare il popolo che schifano, quelli a cui fa comodo che il popolo sia rintronato di tv spazzatura, centro commerciale e sesso, così lo possono indottrinare meglio.
Quelli che ci hanno portato nell'Unione europea che uccide i popoli e le culture e nutre le banche, a morire schiavi, se siamo impegnati a sopravvivere, non pensiamo. 
Quelli che si sono impegnati da decenni per distruggere la famiglia e oggi possono dire che qualunque formazione è uguale alla famiglia perche tanto la famiglia è distrutta.
I ragazzetti che ci vengono addosso nelle piazze sono i nipotini del "vietato vietare" venuti su senza spina dorsale, a pretese e diritti senza doveri, nessuno gli ha insegnato ad essere uomini e donne, perchè è fascista. 
Vengono mandati avanti come scimmiette ammaestrate da chi il potere lo detiene e sono convinti di essere rivoluzionari.
Tutto questo lo vedevo anche venti anni fa, lo vedevo chiaro, non che non abbia i brividi adesso a viverlo in prima persona.



Di sicuro a questi non importa del giudizio di Dio perchè non ci credono, ma saranno giudicati dalla storia, anche il comunismo doveva essere eterno ed è durato settanta anni, e la fede non è morta. 
Certo abbiamo le nostre responsabilità, abbiamo taciuto, siamo caduti anche noi nell'inganno che questo occidente fosse il migliore dei mondi possibili e oggi ne paghiamo le consueguenze, ci siamo svegliati tardi, davanti allo sfacelo.
Non lo so se vedremo la fine di questa farsa, so che la vedranno i nostri figli e sapranno che i loro genitori non hanno chinato la testa.

Noi ci vediamo a Roma, a Circo Massimo, in ogni caso scriveremo la storia, perchè la storia la scrive il popolo".
Firmato: Belinda Bruni

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