Non dimentichiamo Modesta, e le persone senza dimora che come lei sono morte sulla strada




In questi mesi invernali, con le temperature in forte calo, la situazione di chi non ha una casa e vive per strada si fa sempre più drammatica. Il freddo e le difficoltà della vita di strada uccidono: è successo in passato, purtroppo accade ancora oggi in molte città in Italia e nel mondo.Giovani in difficoltà, adulti che hanno perso il lavoro, anziani che non riescono a pagare un affitto, storie di sofferenza che mostrano la fragilità non solo delle persone, ma anche di un'intera società che ancora troppo poco difende i poveri.
Sant'Egidio è fedele alla memoria di chi è morto per la vita in strada.Ricordare queste persone, morte perché povere, è riportare alla luce nomi, volti, storie relegati in alcuni angoli e marciapiedi delle nostre città. Nell'anno del Giubileo, questa memoria costituisce un'opera di misericordia, che riafferma l'impegno affinché nessuno muoia più abbandonato.
Nelle liturgie che, a partire da domenica 31 gennaio, vengono celebrate a Roma e in molte città italiane, questi nomi e queste storie verranno ricordati tutti, uno per uno. Un'invocazione con i poveri e per i poveri, affidati alla protezione di Maria, Madre della Misericordia.

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