PRIMO MAGGIO: AL MEGA CENTRO COMMERCIALE TOCCA LAVORARE

La festa dei lavoratori non è festa per tutti: a causa delle aperture straordinarie di negozi e grande distribuzione a molti toccherà lavorare. E oltretutto quest'anno il primo maggio cade anche di domenica. Niente riposo anche per i 1300 neoassunti nel più grande centro commerciale italiano, appena inaugurato ad Arese. Lì si lavora 365 giorni all'anno, sette giorni su sette, con l'eccezione del giorno di Natale e Santo Stefano.



Benvenuti ad Arese, nel centro commerciale più grande d'Italia (e, a quanto si dice, anche il secondo in Europa). Nuove strade di collegamento, rotonde, piazzali alberati e alla fine, tra code di automobili al limite dell’ingestibile, ti trovi davanti a una gigantesca scritta: Il Centro. 

Nonostante l’aspetto green, alleggerito dall’architetto De Lucchi da doghe di legno e vetrate, si tratta di una struttura immensa: sembra di essere a Dubai, in realtà siamo alle porte di Milano, Arese, sull’area che un tempo era occupata dagli stabilimenti dell’Alfa Romeo, una zona che fa parte della storia industriale italiana. 

Il Centro ha 250 negozi, 25 ristoranti, un centro diagnostico, un polo sportivo, diverse aree gioco per i bambini ma anche una zona dove “parcheggiare” i cagnolini mentre si fa shopping. Nato dall’idea di Marco Brunelli, classe 1927, colui che negli anni '50 ha fondato l’Esselunga con Nelson Rockefeller e Bernardino Caprotti e poi ne è uscito per lanciare prima i supermercati GS e nel 1974 Finiper, quella che sarebbe stata la sua holding nella grande distribuzione e nell'immobiliare. 

Nel 1974 Finiper ha aperto il primo ipermercato italiano e dieci anni dopo, nel 1984, il primo centro commerciale della Penisola. Pioniere della grande distribuzione italiana, oggi la sua holding  conta circa 2,7 miliardi di ricavi grazie a 26 ipermercati a marchio "Iper la grande I" e a oltre 170 supermercati con le insegne Unes e U! E ora lancia con Il Centro uno dei più grandi programmi di assunzioni di questi ultimi anni. 

A fronte dell’impatto fortissimo sul territorio, in termini di traffico ma anche verso le attività commerciali preesistenti nell’area Nord di Milano, sono previsti infatti 1300 nuovi occupati. 
Prima dell’inaugurazione, il 14 aprile scorso, c’era già l’annuncio per i futuri clienti (e purtroppo anche per i neodipendenti dei negozi): Il Centro di Arese sarà aperto il 25 aprile e il primo maggio. Scorriamo gli orari di apertura del Centro: per quelli che si sono guadagnati in questi difficili anni di crisi il nuovo posto di lavoro davvero non si scherza: il centro commerciale di Arese è aperto dalle 9 alle 22 sette giorni su sette, domeniche e giorni festivi compresi. 
Il primo maggio, come dicevamo, la festa che dovrebbe essere per tutti i lavoratori, e quest’anno cade pure di domenica, sarà per il Centro un giorno come tutti gli altri:carrelli pieni, sacchetti dello shopping, famiglie in coda alle casse e agli ingressi dei giganteschi parcheggi. Da quando Il Centro è aperto è ogni giorno così, con buona pace dei residenti che faticano a raggiungere casa e  posti di lavoro. 365 giorni di shopping sfrenato… 

Uniche eccezioni annunciate il 25 e il 26 di dicembre per chiusura straordinaria, precisa il sito. Chiusura straordinaria? Il giorno di Natale e Santo Stefano? Per fortuna le 1300 famiglie degli assunti al grande centro commerciale potranno sedersi insieme al tavolo con le loro famiglie (e andare a Messa) almeno in quei due giorni così speciali per qualsiasi cattolico. 

Noi speriamo che almeno il primo maggio i malati dello shopping a tutti i costi rinuncino a mettersi in coda sulle strade tra Lainate, Garbagnate, Arese e Bollate (la zona congestionata dal grande centro commerciale, come dicevamo, è vastissima e comprende più comuni) e mettano da parte carrelli e portafogli per andare a fare quattro passi in famiglia all’aria aperta. 
E’ possibile che così tanti giovani e tante famiglie ritengano che chiudersi in un centro commerciale sia il miglior modo di trascorrere il proprio tempo libero, magari con dei bambini? 

Lì vicino, proprio in quell’area abbiamo tante proposte per il prossimo primo maggio (e il signor Brunelli non ce ne voglia): l’immenso Parco delle Groane, da percorrere a piedi, in bicicletta e persino a cavallo, Villa Litta Borromeo, con il suo splendido ninfeo dagli incredibili giochi d’acqua, Villa Arconati, spettacolare Versailles italiana appena restaurata. E, perché no?, per chi ha dei maschietti, il Museo dell’Alfa Romeo, che ha riaperto proprio lì a fianco in occasione di Expo 2015.   


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