La forza dello Spirito

    Forse è più facile pensare ai rifugiati, piuttosto che agli emarginati intorno a noi, isolati spesso anche per colpa nostra. Per i profughi, che vengono da lontano e solitamente restano distanti dai noi, non possiamo fare quasi niente. Mentre possiamo scegliere se accogliere o meno le persone che abbiamo vicino.
    Molto spesso noi stessi siamo esclusi, trascurati e messi ai margini. Si tratta di casi limite, in grado, però, di distruggere una vita. Sentirsi ignorato o disprezzato solo perché non si è amico o conoscente di qualcuno, o semplicemente perché si ha un’opinione diversa da quella di altri, può segnare per sempre l’esistenza di una persona. Non contano le conoscenze e le competenze che si hanno. Se qualcuno si sente minacciato da noi – temendo di non essere alla nostra altezza – finirà col neutralizzarci.
    Ciascuno dovrebbe avere l’opportunità per far fruttare i suoi talenti. Ma spesso gli arroganti e i prepotenti lo impediscono. A essi saranno affidati i lavori più lucrativi e gratificanti in una società che tende ad allontanare chi non sa emergere sgomitando.
    Ovviamente nel cuore delle vittime nascono tristezza e dolore. La vita sembra perdere il suo senso. Così dopo anni di formazione e attesa abbiamo la sensazione di essere inutili e di aver sbagliato tutto. Chi ha bisogno di noi? A cosa serve quanto di buono abbiamo?

    Forse anche per questo lo Spirito Santo viene chiamato il Paraclito, cioè il “consolatore”, “l’avvocato”, il “portavoce”. Lui osserva e conosce i nostri cuori. Comprende le nostre aspirazioni e il percorso che abbiamo fatto. Ci fa capire il senso della nostra vita, il nostro valore e la missione che siamo chiamati a compiere, nonostante tutto. Ci ricorda che tutti su questa Terra sono importanti. E si impegna per renderlo visibile.
    Porta nei nostri cuori la perseveranza e speranza. Ci permette di superare lo stato di emarginazione in cui ci troviamo. Ci aiuta (grazie alla Sua ubiquità) a trovare posto nel cuore degli altri, per far risplendere la luce del nostro messaggio. Infine di consente di comunicare ciò che portiamo nel cuore e di farlo comprendere.
    Spesso ci aiuta a non scoraggiarci quando il nostro messaggio non viene ascoltato o accolto. In fondo al nostro cuore Lui mantiene accesa la fiamma del senso e della fiducia. Ci permette credere che siamo più che utili, perché amati da Dio, irripetibili nel suo progetto creativo e salvifico, unici. Dunque, quando iniziamo a nutrire dubbi sul nostro scopo in questo mondo, lasciamo che lo Spirito ci difenda, prima di diventare noi stessi un                                                                                     ostacolo alla nostra felicità.

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