Mauro Leonardi


Le Lettere di Nuccio Gambacorta – La nuova eresia?


Prima o poi la Chiesa capirà che accogliere le persone LGBT non equivale a “prostituire” la Casa di Dio. Queste persone sono un regalo che il Cielo dà perchè estrose, fantasiose, creative. Gli squilibri che a volte presentano sono il frutto della emarginazione e della sopportazione che si vedono sbattere in faccia da molti, facendoli sentire dei mostri rari o nella migliore delle ipotesi delle persone fastidiose, da evitare, se non da ignorare del tutto. Non voglio fare naturalmente l’apoteosi dei gay, delle lesbiche, dei bisessuali e dei transessuali che come tutti quanti hanno difettacci e anche virtù, ma puntualizzare che gli eccessi e il disordine presenti nella vita di tali persone sono da ricercare secondo me nei grandi vuoti che si portano dentro e che la Chiesa per prima potrebbe colmare insegnando loro il significato “GLOBALE” della parola più inflazionata del mondo: AMORE. I disordini che hanno i cosidetti diversi sono poi così dissimili dal caos che può esserci nella vita dei cosidetti normali ? Io non credo proprio, eppure per i primi non ci si pensa due volte a parlare di immoralità, mentre per i secondi sì è indulgenti e molto tolleranti. Sento di dover citare quel famoso passo del Vangelo in cui la donna adultera attaccata dai sacerdoti del tempio, viene accolta e compresa da Gesù il quale dicendole di non peccare più non la costringe alla castità forzata ma la induce a capire il senso pieno dell’ amore. Maria Maddalena, donna capace di fare un salto di qualità “taglia” del tutto con la vita di prima e abbraccia la santità. Malgrado non tutti si possa arrivare a tal punto sublimando l’energia sessuale in forza spirituale, non credo che Cristo possa intendere come immorale una persona che voglia amare ed essere amata così come la natura gli consente di fare, incanalando questa naturale pulsione entro un rapporto stabile e duraturo che sia simile ad un tradizionale “focolare domestico” non scevro da problemi che, come nel campo familiare usuale, certo si presenteranno. Allora ci chiediamo perchè mai queste persone (ed io per primo) non debbano sentirsi parte integrante della Chiesa di Dio. In nome di quale ottusità mentale si vogliano ghettizzare o mandare al rogo:  ricordiamoci Giovanna d’ Arco che della diversità fece la sua bandiera e venne arsa viva, salvo poi il ripensamento e la dovuta santità conferitale dalla stessa chiesa che l’aveva condannata. Chissà che un domani in questo popolo variegato LGBT non possano esserci anche dei Santi. Non è da escludere se Mamma Chiesa amerà tutti ma proprio TUTTI i suoi FIGLI.

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