Cerco il Tuo volto

Commento al Vangelo del 11 giugno 2017 

– Paolo Curtaz

Chi è Dio

Esiste Dio? Davvero?
E com’è? Che fa? Che dice? Che vuole?
Certo, possiamo vivere in apnea tutta la vita, evitare di porci grandi domande. Vivere come se il problema non ci riguardasse. Solo che la domanda, il dubbio, strattonano, assalgono, feriscono.
Come quando qualcuno usa Dio come una clava, per fare del male, per uccidere, anche, pensando di rendergli gloria (!).
O come quelli che usano Dio come una coperta che copre tutto, giustifica tutto. Come un analgesico che fa stare meglio e aiuta a superare i troppi dolori.
Ingombra Dio, che ci sia o non ci sia non è la stessa cosa.
La vita cambia, l’orizzonte cambia, la speranza cambia.
Dare un volto a Dio, attribuirgli una volontà, un progetto, ha a che fare, e tanto, con le nostre scelte.
L’orizzonte ultimo che ispira la nostra vita non è una bazzecola.
Prendersi del tempo per guardarsi dentro, per lasciar emergere la propria anima, è un dono che ci facciamo.
Alla fine del tempo pasquale, pieni di Spirito Santo, possiamo sederci e parlare di Dio.
Di quel Dio inatteso, strano, stupefacente, che Gesù è venuto a donare.
Quel Dio in cui osiamo credere.

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