IVa domenica Tempo ordinario – anno B
«Un insegnamento nuovo» Mc 1,27
Come un martello batte continuamente sul chiodo
per farlo entrare nella durezza di una parete
così l’evangelista Marco ripete tantissime volte
la stessa parola per farla entrare nel nostro cuore.
Di quale parola si tratta e perché è così importante?
“Insegnamento nuovo!”.
Infatti il testo evangelico riprende Gesù
nella sua primissima attività: quella di insegnare!
Ma se noi fossimo dei giornalisti sicuramente
chiederemmo all’evangelista Marco:
dove Gesù insegnava?
Cosa insegnava?
Quale era l’effetto del suo insegnamento?
Ed ecco che Marco ci risponderebbe con altrettanta precisione.
Gesù oltre alla strada e alle rive del mare
amava andare in sinagoga.
Luogo della Parola per eccellenza,
dell’ascolto e della relazione con la voce del Dio di Israele,
luogo degli esperti della Sacra Scrittura.
In altre parole Marco ci sta dicendo che Gesù
si sta mettendo nei guai.
Infatti appena entra in sinagoga e apre bocca
la gente là riunita rimane incantata dal suo modo di insegnare,
molto diverso da quello dei grandi dottori della Legge.
Il suo modo di comunicare mite e umile, deciso e profondo,
amorevole e misericordioso tocca immediatamente
le corde più profonde dell’anima.
Lo stupore in sinagoga cresce,
cresce come l’acqua che bolle nella pentola.
E come l’ebollizione provoca la fuoriuscita dell’acqua
così l’insegnamento di Gesù provoca la reazione degli spiriti impuri:
«Che vuoi da noi Gesù Nazareno?
Sei venuto a… rovinarci!».
Cioè “sei venuto a rompere le scatole?
Sei venuto a svegliare le nostre addormentate abitudini
senza vita?”.
Sì!
Lo spirito impuro, nella lingua originale del Nuovo Testamento,
indica precisamente quella parte di noi
non purificata dalla Parola,
non obbediente alla voce del Figlio di Dio.
Lo spirito impuro è la nostra ribellione
a tutto ciò che è evangelico,
a tutto ciò che provoca una crescita nella verità.
Ma la Parola di Gesù, spada a doppio taglio,
opera in noi il miracolo di quell’insegnamento nuovo
dato con autorità!
La novità del Nazareno rompe le secolari sicurezze,
scomoda la mente e libera il cuore
da tutto quel rumore malefico che imprigiona il nostro quotidiano.
“Taci e esci” …
verso la libertà dell’amore!
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