"Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri 
allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria 
e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi 
da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. 
Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri. 
E se voi avete il diritto di insegnare 
che italiani e stranieri possono lecitamente 
anzi eroicamente squartarsi a vicenda, 
allora io reclamo il diritto di dire 
che anche i poveri possono e debbono combattere i ricchi. 
E almeno nella scelta dei mezzi sono migliore di voi: 
le armi che voi approvate sono orribili macchine per uccidere, 
mutilare, distruggere, far orfani e vedove. 
Le uniche armi che approvo io sono nobili e incruente: 
lo sciopero e il voto".

Lorenzo Milani, 23 febbraio 1965

(dalla Lettera ai cappellani militari di 50 anni fa)

Commenti