Le ragioni della speranza
DOMENICA 26 LUGLIO 2015
La liturgia della Parola domenicale
commentata da padre Ermes Ronchi
La moltiplicazione dei pani è l’unico miracolo presente
in tutti e quattro i Vangeli.
Più che un miracolo è un segno, fessura di mistero,
decisivo per capire Gesù.
Lui ha pane per tutti, lui fa vivere!
Lo fa con gesti e parole che guariscono dal disamore,
offrendo ciò che nutre le profondità della vita,
con mani che toccano e risanano.
Cinquemila uomini, e attorno è primavera.
Sul monte, simbolo del luogo dove Dio abita,
un ragazzo, non ancora un uomo, che ha pani d’orzo,
il pane fatto con il primo cereale che matura.
E soprattutto ha generosità.
Nessuno gli chiede nulla
e lui mette tutto a disposizione;
è poca cosa ma è tutto ciò che ha.
Poteva pensare:
che cosa sono cinque pani per cinquemila persone?
Sono meno di niente, inutile sprecarli.
Invece dà quello che ha,
senza pensare se sia molto o se sia poco.
È tutto!
Per una misteriosa regola divina
quando il mio pane diventa il nostro pane, si moltiplica.
E poco pane condiviso fra tutti è sufficiente.
C’è tanto di quel pane sulla terra
che a condividerlo basterebbe per tutti.
E invece tutti ad accumulare e nessuno a distribuire!
Manca il lievito evangelico.
Il cristiano questo è chiamato a fornire al mondo:
lievito più che pane (de Unamuno).
Abbiamo anche un’altra fame,
una fame profonda di senso e di umanità,
che si placa non quando ciascuno mangia a sazietà il proprio pane,
ma solo quando lo condivide.
All’umanità il cristianesimo non assicura maggiori beni economici
ma un lievito di generosità e di condivisione.
Il Vangelo non punta a una crescita di beni materiali,
ma a un senso per quei beni.
Giovanni riassume l’agire di Gesù in tre verbi:
“Prese il pane,
rese grazie
e distribuì”.
Tre verbi che fanno di ogni vita un Vangelo:
accogliere, rendere grazie, donare.
Noi non siamo i padroni delle cose.
Se ci consideriamo tali, profaniamo le cose:
l’aria, l’acqua, la terra, il pane,
tutto quello che ci circonda non è nostro,
viene da prima di noi e va oltre noi.
Il Vangelo non parla di moltiplicazione
ma di distribuzione, di un pane che non finisce.
E mentre lo distribuivano non veniva a mancare,
e mentre passava di mano in mano restava in ogni mano.
Come avvengano certi miracoli non lo sapremo mai.
Ci sono e basta.
Ci sono,
quando a vincere è la legge della generosità..........
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