NON HO VOGLIA....

di PAOLO CURTAZ

Non ho voglia di suscitare polemiche.
Io che vivo di parole sono stanco di usarne e di usurarle.
E non ho opinioni definitive, assolute,
né tantomeno soluzioni che ci facciano uscire dal baratro
in cui siamo sprofondati.
Da settimane non riesco a vedere un telegiornale
insieme a mio figlio, turbato prima dall’Isis
e ora dai volti spaventati di quei bambini come lui
che non capiscono chi siano quei soldati che,
in Macedonia, in Ungheria, manganellano i propri genitori.
Lo so, fra i trecentomila che hanno invaso l’Europa nel 2015
solo la metà provengono dalle zone di guerra dell’Asia e dell’Africa,
gli altri, invece, cercano fortuna.
Lo so, il mito dell’Europa come luogo di sicurezze
e di possibilità è falso ed è un terribile specchietto
per le allodole e lo sappiamo bene noi che non abbiamo futuro .
Lo so, non possiamo accogliere tutti, né illuderli.
Ma nemmeno trattarli come bestie da cacciare,
come parassiti di cui liberarsi erigendo muri.
Lo so: la carità e la compassione
non si fermano all’emozione e alla pena,
ma devono essere concrete e operative,
realistiche e realizzabili.
Lo so, per chi vive la fede sul serio
è disgustoso vedere manipolare parole di papi e di vescovi
per raccogliere qualche voto parlando alla pancia della gente.
Lo so, l’Africa esplode dopo che l’abbiamo spremuta come un limone.
E se la gente viene qui è perché, da loro,
nonostante cinquant’anni di illusori progetti di sviluppo,
si sta dieci volte meglio di prima,
ma mille volte peggio che non da noi.
So tutto e il mio cuore si ingolfa, fugge, attonito.

Ma questa tragica foto, un abile fotomontaggio dell’artista Bansky,
è la perfetta sintesi dei miei sentimenti e del mio disagio.
Un’Europa che gira la testa dall’altra parte,
che scarica i barili, che fa finta di intervenire,
che parla e straparla.
Intanto la gente annega..........

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