A 7 ANNI DONA I SUOI RISPARMI ALLA MOSCHEA DEVASTATA E GLI ARRIVA UN REGALO INATTESO

Jack Swanson in Texas ha donato i suoi 20 dollari alla moschea imbrattata dopo la strage di Parigi. Li aveva risparmiati per un iPad. Ora la Comunità islamica gliene ha regalato uno




Si chiama Jack Swanson è ha sette anno il ragazzino texano protagonista di una storia di  generosità  premiata. Nei giorni scorsi la moschea della sua città, nell’Islamic Center of Pflugerville, era stata devastata, imbrattata e alcune pagine del Corano erano state strappate per protesta per i fatti accaduti a Parigi. Quando la sua mamma glielo ha raccontato, Jack ha rotto il suo porcellino, in cui stava risparmiando i soldi per il futuro acquisto di un iPad, e si è fatto accompagnare a donarli alla moschea.  Mai si sarebbe immaginato che di lì a poco gli sarebbe arrivato un pacco contenente un iPad tutto nuovo e un messaggio che diceva così: “Per  la tua stupefacente gentilezza e il tuo cuore gentile. Goditi questo iPad con il nostro sincero ringraziamento. La comunità islamica americana”.
 Il gesto di generosità che premia quello di Jack in realtà è dell’avvocato per i diritti umani Arsalan Iftikhar che ha raccontato di essere venuto a conoscenza del gesto del bambino texano dal Web.“Quando ho letto questa storia”, ha detto, “mi sono venute le lacrime agli occhi”.
 Faisal Naeem ,un membro del Centro islamico imbrattato ha raccontato che anche lui era rimasto particolarmente colpito dal gesto di Jack, anche perché anche lui ha un figlio della stessa età di Jack e può ben comprendere il sacrificio che ha fatto. “Sono 20 dollari”, ha commentato, “ma, venendo da una bambino che a poco a poco ha raccolto un penny dietro l’altro,  per noi è come se fossero stati 20 milioni”.
 La mamma di Jack ha spiegato  che  lei stessa aveva parlato a Jack mentre tornavano a casa in auto di come qualcuno aveva lasciato anche degli escrementi nella moschea e che insieme si erano chiesti che cosa avrebbero pensato se una cosa così grave fosse accaduta  nella loro Chiesa: “Abbiamo parlato delle chiese, di che cosa sono e perché sono importanti perché io credo che abbia senso coinvolgere i bambini in quanto accade e  parlare insieme dei valori”

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