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Ho perso il treno
Il biglietto è Dio stesso. È l’immenso suo amore per te il tuo biglietto di viaggio
PADRE ANDREA PANONT
Questa esperienza che ti racconto può rassicurarti e allontanare la paura che ci accompagna: ogni momento può essere l’ultimo; ma esibendo sempre e comunque la carta di credito che Lui ti ha messo in tasca, arricchirai la tua vita di commossa riconoscenza che dona libertà e significato ad ogni tuo respiro.
Come capita, vado alla stazione convinto di avere il biglietto. Spesso arrivo all’ultimo momento. Mancano pochi minuti e lo speaker già annuncia il treno in partenza.
Cerco il biglietto in tasca…in tutte le tasche, frugo nei tasconi delle varie borse che porto. Del biglietto, manco l’ombra. Che fare?
Un signore che ha notato il mio nervosismo e la mia preoccupazione, mi saluta cordialmente e mi chiede: dove va lei? – A Roma. – Vado anch’io a Roma. Però bisogna sbrigarci… il treno sta partendo…- Mi spiace – gli rispondo con rammarico – ma io non faccio più in tempo a fare il biglietto… c’è una lunga fila allo sportello… purtroppo ho perso il treno!…
Dopo una brevissima esitazione, quel signore – provvidenziale – mi dice: non si preoccupi; salga. Per il suo biglietto ci penso io. Come poi ha proprio fatto. Mi diede in mano il biglietto di suo figlio che non è potuto partire. Con lui salgo sul treno e per di più in prima classe.
È Gesù quel signore provvidenziale.
Può accadere di smarrire il biglietto, ma non smarrire la tua carta di credito che è la tua fiducia illimitata e sorprendente: lui ti è fedele fino all’ultimo respiro… È sufficiente, con una fiducia inimmaginabile, fargli sapere sempre e comunque se hai perso il biglietto che Lui ti ha consegnato dalla nascita.
Il biglietto è Lui stesso. È l’immenso suo amore per te il tuo biglietto di viaggio.
Finché respiri accanto a lui e navighi nella sua misericordia, sei sempre in tempo. Ecco perché il buon ladrone è “buono”: non ha perso tempo a rammaricarsi dicendo “non faccio più in tempo”.
Ciao da p. Andrea
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