Riflessioni sulla vita e sulla fede… 
in punta di mouse

Tu non mi basti mai

“Buona sera Prof, come sta? Le chiedo scusa se la disturbo, ma sa… mi trovo in un periodo molto critico. In questo momento vorrei piangere, urlare, spaccare tutto. Vorrei andare lontano da tutto e da tutti.
Come si può tornare da una persona facendocela credere e poi lasciarla lì, senza neanche una risposta? … Sono arrivata ad un limite in cui non ho più forze. Non credo più a niente. Dall’ultima volta che ci siamo lasciati sono passati quasi sei mesi. Io ci ho messo tutta me stessa per cercare di provare ad 
andare avanti, piano piano, a piccolissimi passi… e ci stavo anche riuscendo. Ora mi ritrovo al punto di partenza. Di nuovo. Mi sento solo tanto usata. Non sono un post-it che la gente può attaccarsi e staccarsi quando vuole. Sto davvero male. Posso capire che ‘sono le solite storie adolescenziali’, però io ci speravo con tutta me stessa. Ed ora mi 
ritrovo ad un niente. È davvero brutto prof difendersi dalla persona a cui, prima, avevi dato tutta te stessa.

All’inizio era una persona fantastica, innamoratissimo, mostrava di tenerci, dopo vari mesi è cambiato tutto…Io mi sono sentita sbagliata… Si può 
essere così stupidi da sapere come stanno le cose, ma continuare comunque a sperare e ad immaginarle diverse? Non so se sia un pregio o meno, ma spero che, prima o poi, anche io possa avere la felicità.

L’amore è per i coraggiosi prof…e, nonostante tutto, VIVA L’AMORE! ????
E come posso sapere chi è la mia Altra Parte?”

“Correndo dei rischi, ma non cessando mai di cercare l’Amore.”
(Paulo Coelho da Brida)
Carissima Eleonorami hai proprio raccontato una bella storia di “rischiIl rischio di amare in età adolescenziale.
Ma poi continua questo rischio eh! Non ti preoccupare!

Cambia la modalità di amare(qualche volta); si passa dall’innamoramento all’amore(qualche volta); l’intensità e l’idealizzazione del partner non ha più lo stesso impatto dirompente della tua età(qualche volta) … ma il rischio rimane.
Il rischio di amare.

Se vuoi vivere una vita tranquilla (ma monotona),senza scossoni (ma priva di adrenalina) e senza sofferenze(ma spoglia anche di passione)non devi amare.
Non devi far l’amore.
Se invece ti apri all’amorecominci un’avventura alla velocità dell’entusiasmo.
Lo sai che l’etimologia della parola entusiasmo è stare dentro Dio?

E lo sai che, sulla terra, cercare l’amore è l’avventura dove tutti ci inoltriamo, anche quando razionalmente vorremmo stare lontani da ogni giungla emozionale, nutrendoci solo di abitudini e divano?
Abbiamo occhi che, sia nel deserto che nel centro di una città, vagano in attesa di altri occhi.
E quando capita che i due sguardi si incrocino, un dirompente fulmine a ciel sereno illumina quell’istante.
Quell’attimo diventa sacro e ti travolge con la certezza che tutti i tuoi sogni hanno un senso!

In quel momento, per un moto di intelligenza intuitiva che sfugge al tuo controllo, sai che tutte le cose belle della terra sono state create dalla stessa Mano che ha svegliato l’amore in te. In voi.
Un miracolo più grande, sulla terra, non c’è.
Ho conosciuto persone che, grazie all’amore, hanno superato fobie, curate psicologicamente ed inutilmente per anni. Una stretta di quella mano bastava per scacciare la paura che li aveva accompagnati ovunque, negli anni precedenti.

Ho conosciuto ragazzi che per amore, dopo anni di curriculum scolastici perennemente in bilico tra promozione e bocciatura, si sono rimessi a studiare.
“I’ve seen things you people wouldn’t believe…”

“Ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…”
Se queste cose inimmaginabili non esistessero, non avrebbero senso i sogni delle creature umane.

Vale la pena soffrire per amore?
Sempre.
Si impara tanto.
Si nasce e si vive, quando si ama.
Ma oggigiorno tutto vorrebbe disimpararci a vivere.

Sei pronta Eleonora, ad un discorso un po’ difficile? Ma si!
Sei sveglia e desideri sempre andare oltre l’ovvio.
Ed allora, in quest’ultimo giorno di giugno, andiamoci insieme.
Noi viviamo in un tempo in cui, nonostante la grande ed ossessiva attenzione allIo, c’è la depressione che ci tiene agguati in ogni dove. Questa malattia, che fino ad un po’ di anni fa era caratteristica del tramonto della vita, ora si sta espandendo in modo pericoloso fino ai primi compleanni delle creature umane.

Tutto parte dalla madre di tutte le illusioni: la convinzione che l’Io basta a se stesso. In quest’immensa moderna landa di narcisismo cosmico, ci stiamo convincendo che ognuno di noi è un Io autosufficiente, padrone di se stesso.

Il grande psichiatra Jacques Lacan, ci provocava tutti con una frase Il vero Io non sono mai Io. Un’affermazione ironica per sbatterci in faccia la più grande follia del nostro Ego fuori controllo; Io basto a se stesso.
Il mio corpo curato in palestra…la mia opinione urlata nei social…il mio titolo di studio sventolato…la miail mio… l’Io!

Siamo convinti di essere venuti al mondo per installare nel suo hard disk il nostroIo: identità chiusa, sufficiente a se stessa, autonoma.

La demenza dell’Iocrazia, come la chiama Lacan, che afferma Un pazzo che si crede Napoleone è chiaramente un pazzo, ma non gli è affatto da meno un re che si crede un re (Lacan, Discorso sulla causalità psichica, in Scritti, vol. I, pp. 164-65).
Vedere un Io che si crede un Dio è sempre un po’ patetico.

Essere un Io che si crede un Dio è sempre un po’ arrogante.
Bisognerebbe volersi bene, entrando in rapporto di amicizia anche con le nostre mancanze e la nostra vulnerabilità. Invece chi è troppo 
attaccato al suo io, si convince di essere il padrone assoluto della propria esistenza ed in questo delirio di autosufficienza gira per il mondo presentandosi come “Napoleone” e scambiando lo scolapasta sulla sua testa per una corona d’oro.

Chi ci salverà da questo delirio?
Solo l’amore.
All’inizio è l’innamoramento a guarirci ed a trascinarci fuori dal buco nero dell’illusoria autosufficienza.

Poi è l’amore a farci indossare la felicità griffata nonostante tutto.
Ma quel nonostante tutto è anche una conquista. Ed oggigiorno non siamo più abituati alle conquiste. Ci piace il “tutto e subito”. Ma, soprattutto, ci piace il “nuovo”. 
Lo rincorriamo dappertutto: un nuovo oggetto, una nuova partner, una nuova sensazione, una nuova esperienza…
E non ci fermiamo, perché se lo facessimo, capiremmo che la causa di questa corsa affannata è l’incapacità di vedere il “nuovo” nello stesso (oggetto, persona amata o sensazione che sia).

Oggi i rapporti non durano perché li guardiamo come fossero merce con la scadenza incorporata. Anzi; ci sembra normale che l’amante lasci l’amata per un’altra che sembra promettere un’emozione maggiore.
Tutti concentrati sull’Io”, abbiamo dimenticato che il nuovo nasce da uno sguardo nuovo verso lo stesso.

Questo è il miracolo dell’amore: incrociare gli stessi” occhi come se fossero sempre nuovi”.
Poter guardare il volto di un figlio o di una fidanzata o di un amico, per sempre e senza noia alcuna.
“Tu, tu non mi basti mai. Davvero non mi basti mai!” cantava Lucio Dalla in una meravigliosa canzone.
Quel volto lo conosciamo bene, quegli occhi li abbiamo visti tante volte, quel corpo è sempre lo stesso, eppure il miracolo dell’amore rende lo stessosempre nuovo.

Si potrebbe dire che la fedeltà è l’effetto dell’amore che, rendendo sempre nuovo lo stesso, ci dà la forza di puntare al per sempre.
Ogni vero amore adora vivere nelle terre del per sempre, perché sempre è la parola dell’amore.
Carissima Eleonora, quello che tu mi hai scritto, è bellissimo: hai sofferto per amore.
Hai fatto i primi passi nel desiderio di raggiungere la terra del per sempre.
Bello. Sa di vita tutto questo.
E, se posso permettermi di alzare ancora un po’ il tiro di questa nostra riflessione estiva, ti dico che tutta la tua lettera sa di Dio.

Cercare l’amore…piangere per amore…rialzarsi per amore…sperare il per sempre in amore…è tutto tanto ETERNO. E’ tutto tanto DIVINO.
Il Signore dell’universo, infatti, ci precede in amore.

Lui ti ha preceduta e Lui ti guideràFino alla felicità. 
«Dopo di che non pare che l’amore sia cosa da poco: è Dio stesso.» 
(C.G.Jung, Simboli della Trasformazione, 1912, p.75)


P.S. Vai ad ascoltare la canzone di Lucio Dalla di cui ti parlavo prima: è bellissima! https://www.youtube.com/watch?v=ez75GMRD4bQ



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