“SONO VENUTO A PORTARE IL FUOCO SULLA TERRA; E COME VORREI FOSSE GIA' ACCESO...

Cristo è fuoco, amici. 
Fuoco che brucia, che divampa, che illumina, che riscalda, che consuma. 
Cristo è fuoco e traspare dalla nostra vita. 
Se è dal fuoco che si misura il discepolato, i pompieri della fede possono stare tranquilli. 
Vi brucia dentro Cristo? 
Vi brucia da non poter fare a meno di pensare a lui? 
Vi è successo di desiderare profondamente di raccontarlo (senza fanatismi o semplificazioni) a chi vi sta accanto? 
Vi è successo di difenderlo in una discussione? 
E di essere presi in giro per le vostre convinzioni? 
No? 
Brutto segno: o vivete in un monastero o proprio non si vede che siete cristiani... 
Quando sant`Ignazio, fondatore dei Gesuiti, uomo di Dio, innamorato di Dio, inviò i suoi dodici compagni ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini dei mondo allora conosciuti, il giorno della loro partenza disse: "Andate, e incendiate il mondo". 
Incendiari sì, ma d`amore.
(Paolo Curtaz)
Vorrebbero fare di te, Gesù,
l’eterno pompiere, colui che risolve le difficoltà,
che smorza i contrasti, che spegne le divisioni,
che impedisce o risolve i conflitti.
Ma tu dichiari di essere un incendiario:
sei venuto a portare il fuoco sulla terra,
ad accendere, non a spegnere,
a destare, non a sopire.
Ma tu sei venuto a cambiare
la faccia della terra.
C’è un percorso ripido da affrontare,
ci sono rischi da correre fino in fondo,
c’è una parte di sofferenza e di sacrificio
che ognuno deve prendere su di sé.
Il tuo “battesimo”,
l’immersione nella zona oscura della passione
fino alla morte straziante 
sulla croce,
tu l’affronti con coraggio e con fiducia,
senza tirarti indietro.
La pace autentica ha un prezzo
e tu sei disposto a pagarlo:
è il prezzo del sangue, l’offerta della tua vita.

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