PREGHIERA
Quel giorno, Gesù, a rivelarsi decisive
non saranno le dichiarazioni
o le professioni di fede
che hanno costellato la nostra esistenza.
E neppure le belle liturgie
a cui abbiamo partecipato.
E nemmeno la nostra difesa appassionata
dei grandi valori cristiani.
Quel giorno varranno solo le opere:
quello che abbiamo fatto concretamente
per i poveri di turno.
Non sarà controllata
l’ortodossia della nostra fede
e non saremo interrogati
sulle formule del catechismo.
Il giudizio verterà su azioni concrete
come sfamare, dissetare, alloggiare,
curare, vestire, visitare.
Qualcuno che ha fatto questioni
riguardo ai riti o alla lingua,
o agli abiti liturgici
delle nostre celebrazioni
si chiederà che legame c’è
tra la religione e il fatto
di aver donato pane, acqua, medicine,
una casa, un lavoro, un’assistenza.
Qualcuno le cui mani sono sempre
inesorabilmente pulite
avanzerà qualche dubbio
su questo tipo di giudizio.
E la tua risposta, come sempre,
spiazzerà tutti, proprio tutti:
«L’avete o non l’avete fatto a me».
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