Papa, UE e piccoli orrori...
di MARCO TOSATTI
(La Stampa)
Mentre papa Francesco certificava a Strasburgo il fallimento dell’Europa
delle ideologie e dei mercanti
con parole quasi ratzingeriane (si saranno sentiti?)
e i "certificati" applaudivano (!)
mi arrivava questo comunicato che offro alla vostra attenzione.
C’è dentro una notizia che ignoravo, e che mi ha colpito molto.
Mi sembra orrenda.
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Caro Marco, alla vigilia della Giornata internazionale
per i diritti dei bambini,
"il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa
ha fatto sapere che non ritiene che la pratica dell’infanticidio
faccia parte delle sue competenze".
Così scrive il Centro Europeo per il Diritto e la Giustizia,
una delle 4 ONG che aveva chiesto di incontrare
il Commissario Nils Muižnieks per esporgli il destino
dei bambini sopravvissuti a un aborto
e chiedergli una forte presa di posizione pubblica
che riaffermasse il diritto alla vita di questi piccoli pazienti.
Uno studio pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology dice che a 23 settimane di gravidanza
il tasso di bambini che sopravvivono all'aborto è del 10%.
Il fatto sconcertante è che
"sono spesso lasciati morire senza cure,
lottando per respirare, a volte per molte ore,
o sono uccisi con un'iniezione letale o per soffocamento,
e poi buttati via con i rifiuti organici".
Uccisi e poi gettati via come immondizia!!
Nel luglio scorso il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa
aveva tentato di trovare un accordo sulla medesima materia.
A impedire una presa di posizione comune
ci pensarono però alcuni governi
che temevano di mettere sotto esame gli aborti tardivi.
Ma già in Italia all’Università di Torino, nel 2012,
due studiosi italiani docenti in Australia affermavano:
«Se pensiamo che l’aborto è moralmente permesso
perché i feti non hanno ancora le caratteristiche
che conferiscono il diritto alla vita,
visto che anche i neonati mancano delle stesse caratteristiche,
dovrebbe essere permesso anche l’aborto post-nascita».
Oggi la stessa Unione Europea sembra ormai indirizzata
verso questo macabro “traguardo”!
Il Centro Europeo per il Diritto e la Giustizia però non si arrende
e fa sapere che porterà ufficialmente la questione
davanti all'Assemblea Parlamentare
per richiedere che il Presidente e il Bureau dell'Assemblea inseriscano l’argomento in agenda.
Anche noi continueremo a monitorare eventuali aggiornamenti
e come sempre vi terremo informati.
L’infanticidio è purtroppo conseguenza
di una mentalità abortista ormai globale:
approvarlo, anche solo tacitamente,
è tipico delle dittature totalitarie.
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