C'era una volta un povero spaccapietre
che col sole o con la pioggia passava la giornata
a spezzar sassi sul ciglio della strada.
«Ah, se potessi essere un gran signore», pensò un giorno,
«mi riposerei finalmente».
C'era per aria un Genio, che lo udì.
«Sia esaudito il tuo desiderio!», gli disse.
Detto fatto. Il povero spaccapietre si trovò di colpo
in un bel palazzo, servito da uno stuolo di domestici.
Poteva riposare a suo agio...
Ma un giorno lo spaccapietre ebbe l'idea
di levar gli occhi al cielo, e vide
ciò che forse non aveva guardato mai: il Sole!
«Ah, se potessi diventare il Sole!», sospirò.
«Non avrei neppure il fastidio di vedermi intorno tutti quei domestici».
Anche questa volta il Genio buono lo volle far contento:
«Sia come vuoi!», gli disse.
Ma quando l'uomo fu diventato il Sole,
ecco che una nube venne a passargli innanzi,
offuscando il suo splendore.
«Potessi essere una Nuvola!», pensò.
«Una nuvola è persino più potente del Sole».
Ma esaudito che fu, soffiò il Vento,
che ridusse a brandelli le nuvole nel ciclo.
«Vorrei essere il Vento che travolge ogni cosa!».
E il Genio compiacente di nuovo lo esaudì.
Ma, divenuto Vento impetuoso e violento,
incontrò la Montagna che resiste anche al Vento.
Trasformato in Montagna, si accorse
che qualcuno gli spezzava la base a colpi di piccone.
«Ah, poter esser quello che spezza le montagne!».
E per l'ultima volta, il Genio lo esaudì.
Così lo Spaccapietre si ritrovò di nuovo sul ciglio della strada,
nella sua prima forma di umile operaio.
Né mai d'allora in poi si lagnò più.

(fonte ignota)

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