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Alla luce dei tragici fatti degli ultimi tempi, è fondamentale il dialogo interreligioso, il quale si raggiunge non attraverso una mescolanza indistinta, bensì conservando ogni fede la propria identità.
Si può sintetizzare in questo proposito il contenuto del libro La via Mistica nelle grandi religioni(Libreria Editrice Vaticana 2016, pagg. 228, € 16,00) di don Salvatore Giuliano, docente di Teologia Dogmatica e Sacra Liturgia all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.
Il volume pone l’attenzione su alcuni dei temi di grande attualità che si impongono nei nostri tempi: il dialogo interreligioso e la conoscenza delle diverse modalità attraverso le quali l’uomo ha cercato di incontrare il mistero di Dio.
Molte religioni, una volta considerate lontane, oggi, attraverso il grosso flusso migratorio, si presentano quanto mai vicine al nostro Occidente. Sempre più spesso siamo chiamati a confrontarci con idee, credenze e visioni di fede delle differenti religioni.
Il cuore dell’uomo è fatto per tendere verso l’infinito. Molte volte, come l’autore chiarisce, l’uomo moderno si lascia distrarre dai ritmi frenetici della società, senza dare ascolto al grande desiderio di Assoluto presente nel profondo del proprio Io. La Bibbia infatti dice che l’uomo è stato creato “ad immagine di Dio”, capace di amare il suo Creatore, costituito al di sopra di tutte le creature terrene. L’uomo nella creazione occupa un posto unico, nella sua natura egli unisce il mondo spirituale e il mondo materiale. Unità di anima e di corpo, quindi, l’uomo è continuamente chiamato, attirato da Dio che lo ha creato per amore e per lo stesso amore lo invita al dialogo.
Nella prefazione al volume il cardinale Robert Sarah scrive che “l’uomo per sua stessa natura è un essere religioso e senza di Lui non avrebbe senso la sua esistenza. L’uomo è sempre alla ricerca di Dio, ed esprime in modi diversi questa sua ricerca, anche attraverso religioni diverse. Tutte le religioni, infatti, testimoniano questa essenziale ricerca da parte degli uomini. L’uomo di ogni religione, quindi, attraverso il desiderio di Dio che abita nel proprio cuore, può tendere ad un fruttuoso dialogo, quale vera strada verso l’unità e la pace”.
Per rispondere all’esigenza di un dialogo interreligioso sereno e fruttuoso, Giuliano individua nella tensione mistica sottesa alle grandi religione una strada privilegiata per l’incontro tra i popoli perché dalla reciproca conoscenza possa nascere stima e amicizia. “Solo l’incontro fraterno – dichiara l’autore – potrà vincere il fondamentalismo e l’ignoranza che deturpano il volto delle religioni cedendo il posto alla vicendevole stima nella creazione di ponti di pace”.
L’umanità ha fatto esperienza di tanti uomini e donne, appartenenti a diverse tradizioni religiose, che hanno sentito la gioia di donarsi completamente a Dio seguendo a volte itinerari ascetici impegnativi e ardui. La preghiera e la meditazione silenziosa mosse da un’ardente sete interiore di Dio hanno acceso i cuori di tanti che sono stati riconosciuti come esempi luminosi perché infiammati dall’ardore dello Spirito che soffia dove vuole. “La via mistica – chiarisce il cardinale Sarah –, resta per l’uomo del nostro tempo, l’unica vera possibilità per intraprendere quel cammino di liberazione, dal non-senso e dalla superficialità del vivere, indirizzandoci verso un’esistenza di interiorità veramente serena e gioiosa. Ogni uomo deve ricordare che eliminando il silenzio e la preghiera dalla propria quotidianità, elimina il rapporto con colui che lo ha creato e che lo fa vivere in ogni istante”. La preghiera, quindi, permette di far crescere nell’esistenza del credente l’autocoscienza di chi è realmente e verso chi tende. Anche inconsciamente la vita umana si incammina verso Dio imboccando la via del silenzio e della meditazione contemplativa.
Giuseppe Merola

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