Il dubbio
LUCA 7:18 | I discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. 19 Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò dal Signore a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?» 20 Quelli si presentarono a Gesù e gli dissero: «Giovanni il battista ci ha mandati da te a chiederti: “Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?”» 21 In quella stessa ora, Gesù guarì molti da malattie, da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi restituì la vista. 22 Poi rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito:
Questa mattina scopriamo che anche i più forti credenti possono avere dei dubbi, queste aggressioni nell’animo e nella mente e le certezze vacillano e la fede sfugge, quando le proclamazioni si trasformano in domande.
“Sei tu Colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?” disse Giovanni il battista, colui che indicando Gesù, aveva di lui testimoniato:
Giovanni 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «ecco l’agnello di dio, che toglie il peccato del mondo! 32 Giovanni rese testimonianza, dicendo: «ho visto lo spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. 33 io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: “colui sul quale vedrai lo spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo spirito santo”. 34 e io ho veduto e ho attestato che questi è il figlio di dio».
Le grandi affermazioni di Giovanni sembrano dissolversi come neve al sole, era infatti condizionato dal suo pensiero di ciò che avrebbe dovuto fare Gesù e quando ha visto che il Signore faceva altre cose ha iniziato a dubitare di lui.
Tu hai delle convinzioni che non sempre sono in accordo con la Parola di Dio e hai dei desideri che non sempre possono essere esauditi da dio e quando le cose non vanno come tu credi e speri nasce anche dentro di te il dubbio.
Esso comincia a inquietare la tua vita e la tua relazione con Dio, fa nascere ansia e paura, rende la tua preghiera isterica e contraddittoria, ti crea sospetti su Dio, sulla Sua amorevole natura e sull’opera che Egli sta facendo in te, ti ruba le promesse e ti nasconde lo scopo della tua esistenza, brutta cosa il dubitare.
La cultura moderna invece crede nella positività del dubbio ed elogia le persone che ne sono piene, il filosofo inglese Bertrand Russell diceva “il problema dell’umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.”, a molti piace questo tipo di elogio dell’incertezza, riempiono le bacheche social di simili affermazioni e vantano la fragilità dell’insicurezza, ora, fino a quando si mette in discussione il potere dell’uomo va anche bene ma quando si dubita di dio bisogna chiedersi se questo è da intelligenti.
Giovanni si trova a dubitare di Gesù e ciò significa mettere in discussione la propria esperienza e il proprio ruolo e quelle esplicite testimonianze che aveva dato sul signore, da dove venivano quelle certezze? Inoltre se Gesù non era il messia significava che lui non era profeta; come vedi dubitare su dio ti minaccia nella tua identità.
Certo è che la casa del dubbio è stata abitata da gente di grande spessore spirituale, come Abramo e Sara che non riuscivano a credere che dio gli avrebbe dato un figlio, come Davide che credeva che Saul gli avrebbe impedito di diventare re uccidendolo, come Tommaso che dubitava sulla resurrezione di Gesù, e tanti altri, ma tu fai bene ad uscirne oggi, hai cose molto importanti da fare e non puoi mettere in discussione la tua preziosità agli occhi del tuo amorevole dio, non credere alla bugia del nemico, riprenditi le promesse e torna a credere in lui con tutto il cuore.
Quando i discepoli di Giovanni gli esposero il dubbio del loro maestro Gesù non rispose subito ma continuò a fare del bene alle persone ammalate e indemoniate e solo dopo rispose loro:
22 poi rispose loro: «andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito:
“poi rispose loro”, ci sono priorità che non sempre comprendi ma sempre Egli sta facendo del bene, quando non parla a te sta operando attorno a te, il Suo silenzio non significa la sua assenza, spesso prima opera e poi parla.
Gesù rispose: “andate a dire a Giovanni”, anche per te il signore ha un messaggio in questo giorno egli ti manda a dire le stesse parole che disse a Tommaso:
Gv 20:27 poi disse a Tommaso: … non essere incredulo, ma credente».
Risplendi!
Tino Di Domenico | Notiziecristiane.com
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