“La croce è l'icona messa davanti a noi in questo periodo Quaresimale, ed è come sappiamo la via della Risurrezione. […]
Il terrorismo vuole paralizzare la vita a Damasco in tutti i suoi aspetti: religioso, istituzionale e di vita quotidiana.
Due donne di Aleppo che erano venute per fare una pratica al Palazzo della Giustizia, e che abbiamo conosciuto sono state colpite dall'esplosione. Una ha perso un piede... Ora si trovano in ospedale per la cura. Affido loro e tutte le vittime alla vostra preghiera. […]
Penso alla loro sofferenza e al loro futuro... e mi chiedo cosa posso fare? […]
Ma capisco che non sono io a risolvere tutti i problemi della guerra, che non sono io il salvatore del mondo...
La speranza diventa una sfida quotidiana e non c'è altro pozzo dove attingerla che nel Signore Gesù, acqua viva e Salvatore del mondo”.
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