Le Lettere di Roberta Siciliano – L’evoluzione inciampa: morire per un’otite

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In questi giorni si è sentito molto parlare della storia di Francesco, un bambino di soli 7 anni, morto per un’otite, infiammazione dell’orecchio causata da batteri, che oggi si cura facilmente grazie agli antibiotici.
I genitori del bambino in questione invece di recarsi dal pediatra hanno scelto di rivolgersi ad un medico omeopata.
I risultati, possiamo ben intuirlo da quanto detto sopra, sono stati devastanti.
Un calvario di febbre alta, malessere, dolore sfociati infine a livello cerebrale.
Di fronte a questa tragedia mi pongo una domanda: come mai si sceglie la medicina alternativa al posto di quella tradizionale?
Non è un problema che si verifica solo in Italia, sia ben chiaro, ma fa rimanere molto perplessi se non amareggiati.
L’omeopatia fa parte della medicina alternativa ed è considerata come complementare rispetto alla tradizionale.
Questo significa che un medico omeopata serio, in relazione ai sintomi accusati dal bambino, avrebbe dovuto intervenire consigliando la terapia antibiotica, unica terapia efficace per debellare questa infiammazione.
Per assurdo, inoltre, le persone che si rivolgono all’omeopatia tralasciando la medicina tradizionale sono persone protettive con alla base l’amore per i figli e la paura che possa accadere loro qualcosa.
E questo qualcosa, purtroppo, accade.
Mi auguro che tutto ciò serva a fare capire ai genitori l’importanza della medicina tradizionale che niente può sostituire in questi casi.
Questo è il messaggio da portare a casa: bisogna essere consapevoli e capire quando è giunto il momento di informarsi, di chiedere approfondimenti, ulteriori pareri e superare le proprie convinzioni per salvare la vita ai propri bambini.

P.s. Personalmente sono contraria all’omeopatia in quanto finora non è mai stato dimostrato scientificamente che abbia un effetto superiore al placebo.
Roberta Siciliano è nata a Milano il 05/06/1991 e vive a Soverato (provincia di CZ) ed è studentessa di Medicina e Chirurgia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Amante della lettura ha creato nel 2010 la pagina Facebook Voce del verbo leggere


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