La strada di Paolo
regia di Salvatore Nocita
Paolo, autotrasportatore
senza troppi problemi di ricerca della verità.
Ma, giunto in Palestina, davanti al muro che fa da cinta alla città,
commenta – con un pensiero che è già da credente –
“hanno voluto recintare i cattivi”…
E inizia la storia di una conversione,
lenta ma costante, che si snoda attraverso incontri che,
credendo di donare la loro “povertà”
in realtà gli offrono la loro “ricchezza”…
così Gabrielle, così Lucio, così il rabbino e i suoi amici…
Le frasi rimbalzano, i pensieri profondi si risvegliano…
“Parole, parole, parole” dice Paolo l’autotrasportatore…
ma quando se ne parla si è già fatto il primo passo!
Qualche giorno fa mi ha detto un’amica in libreria:
“Sentono più preghiere i muri degli ospedali
che quelli delle chiese”...
Io condivido il suo pensiero e voi?
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