Quando il dubbio è l'inizio della fede

di Maria Cristina Corvo


Prof, io credo in Dio, ma a volte mi viene da pensare: 
“E se io facessi tutto questo per niente?” 
La domenica, nonostante sia l’unico giorno in cui posso dormire, 
mi sveglio presto e faccio i compiti di fretta per andare a messa. 
Il sabato, nonostante sia uno dei pochi giorni 
che potrei trascorrere tranquillamente con gli amici, 
vado all’Acg. 
La sera, nonostante io sia molto stanca 
(scuola, compiti, allenamenti…), 
spendo sempre due minuti per fare anche un semplice 
'Padre nostro'. 
E a volte penso: 
“E se avessero ragione gli altri? 
Se non ci fosse nessun Dio lassù, 
sempre pronto ad aiutarci? 
Se tutto questo sia solo tempo sprecato?” 

Carissima Francesca,

ma lo sai che stai facendo proprio un bel cammino interiore? 
E la prova della profondità del tuo cuore, 
sta proprio nei tuoi dubbi! 
Sono proprio le domande, le incertezze e gli interrogativi, 
a renderci “uomini”. 
Il mio gatto non se li pone certo i tuoi interrogativi. 
Ma non se li pone neanche la persona superficiale o quella bigotta; 
i due estremi di uno stato interiore 
che ha deciso di buttar via la parte umana più sacra: 
“l’esigenza di farsi domande, 
per trovare il senso delle cose”.

Tutta la nostra vita è fatta di domande poste e risposte cercate: 
che vestito mi metterò …come posso farcire il panettone…
quale tesina fare per gli esami del quinto… 
fidarsi o no di una persona…
ed infine la domanda delle domande: 
“Dio c’è? Che pensa? Dove sta? Mi ama davvero? 

Cara Francesca, in campo spirituale ci sono dei dubbi così forti 
che impediscono la fede o la distruggono; 
ce ne sono altri, invece, che si risolvono 
proprio perché illuminati dalla stessa fede. 
Questi ultimi dubbi possono essere perfino salutari, 
perché ci costringono ad uscire dalle risposte troppo facili 
e ci fanno trovare sentieri nascosti 
dove la Luce Divina brilla anche di più.  

Trovare questi sentieri non è facile, ma non impossibile. 
Guitton ha scritto: 
«Per i cristiani, Dio è necessariamente discreto. 
Ha posto un’apparenza di probabilità nei dubbi 
che investono la sua esistenza. 
Si è avvolto di ombre per rendere la fede più appassionata e, 
senza dubbio, anche per aver il diritto 
di perdonare il nostro rifiuto. 
Occorre che la soluzione contraria alla fede 
conservi una sua verosimiglianza 
per lasciare completa libertà di azione alla sua misericordia».

Insomma: se vedessimo Dio così come Egli è, 
non potremmo fare a meno di sceglierlo! 
Un Dio nascosto è il solo che possa instaurare con gli uomini 
un rapporto di libertà e non di necessità.

E Lui (e qui è il massimo!) 
si riserva il diritto di perdonare i nostri rifiuti. 
Ci ama talmente tanto che sfrutta a nostro favore 
il suo “nascondimento”, 
per giustificare le nostre mancanze di fede. 

Gesù, per aiutarci in questo cammino di ricerca, 
ha detto chiaramente “Io sono la Via 
(per arrivare a toccare il Cielo con un dito) 
la Verità (per comprendere il senso ultimo delle cose) 
e la Vita (per essere dentro di te, in eterno)” 

Tantissime volte ha detto: 
“Fidatevi di me. Fidatevi di Dio. Non dubitate. 
Se avrete fiducia in me, farete cose grandi…”

Con la sua resurrezione ha proclamato al mondo intero 
il suo potere sulla morte, dicendoci: 
“Non dovete aver paura di niente; 
neanche della morte. 
Io sono la Vita. 
Fidatevi di me.”

I dubbi che tu hai, dovranno diventare lo sprono 
per arrivare in cima alla montagna della fede. 
Butta via dalla tua vita il tradizionalismo 
che fanno del cristianesimo un’abitudine da Pasqua e Natale. 
Concentrati ogni minuto della tua vita su Gesù 
e chiedigli di farti toccare il Cielo con un dito.

Leggi i libri che parlano di Lui 
(perché la fede non cammina sui viottoli dell’ignoranza); 
leggi anche storie realmente accadute a persone 
che si sono avvicinate a Dio 
(perché non c’è niente di meglio delle testimonianze vere, 
per essere incoraggiati); 
coltiva amicizie con persone che fanno 
il tuo stesso cammino di fede 
(perché può capitare di trovarti schiacciata dai dubbi 
ed avrai bisogno di qualcuno che ti tolga le pietre di dosso); 
affidati ad una guida spirituale 
(preti o religiosi in gamba che sappiano aprirti 
con più velocità l’orizzonte divino) 
ed infine…

Ed infine parla con Dio. 
Parlaci sempre. 
Balla per Lui, canta per Lui, 
chiediGli di farti capire meglio dove sta il Cielo; 
sfrutta i sacramenti; 
daGli la buonanotte la sera ed il buongiorno il mattino…
amaLo!

Il cristianesimo non è una credenza, una morale, 
una serie di tradizioni religiose…
è sentirsi abbracciati da Dio, ogni momento, 
ed amarlo (per quel che si può).

Ed i tuoi dubbi? Spariranno? No. 
Siamo umani. 
Fidarsi di Dio è un’azione che si ricomincia ogni giorno. 
Ogni giorno ci alziamo, mangiamo, parliamo, 
riposiamo, lavoriamo …e cerchiamo Dio.

Papa Francesco ha detto: 
“Chi di noi – tutti, tutti! – chi di noi non ha sperimentato insicurezze, 
smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede? 
Tutti! Tutti abbiamo sperimentato questo: 
anche io - ha svelato - Tutti. 
E’ parte del cammino della fede, è parte della nostra vita. 
Tutto ciò non deve stupirci, 
perché siamo esseri umani, segnati da fragilità e limiti. 
Tutti siamo fragili, tutti abbiamo limiti:
non spaventatevi. 
Tutti ne abbiamo!”.

“Tuttavia – ha aggiunto Papa Francesco – 
in questi momenti difficoltosi è necessario 
confidare nell’aiuto di Dio, 
mediante la preghiera filiale, e, al tempo stesso, 
è importante trovare il coraggio e l’umiltà 
di aprirsi agli altri per chiedere aiuto, 
per chiedere una mano: 
‘Dammi una mano, ho questo problema…  
siamo una grande famiglia, tutti noi, 
dove tutti i componenti si aiutano e si sostengono fra loro”. 

Cara Francesca, sono sacro-santi i tuoi dubbi ed interrogativi; 
che Dio benedica il tuo percorso verso di Lui. 
Buon cammino verso il Cielo!

(19 Gennaio 2015)

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