CONTENTI COME UNA QUARESIMA
Scritto da Luca Rubin
Oggi la Chiesa inizia il cammino della Quaresima,
cioè quaranta giorni di tristezza, angoscia e musi lunghi.
Tutto ok? Nooo!
Dio vuole la nostra felicità,
e non c'è niente di più lontano da Dio della tristezza!
Fino a ieri abbiamo vissuto, chi più chi meno,
l'allegria del Carnevale, i dolci, le maschere,
i coriandoli, musiche e schiamazzi;
ora la Chiesa, che è madre,
ci suggerisce di sospendere tutto questo
e di vivere la gioia della quaresima:
fare un po' più di silenzio, dentro e fuori di noi,
ma senza spegnere il sorriso,
senza allontanarci da Gesù,
fonte e culmine della nostra gioia!
La quaresima consiste in quaranta giorni di preparazione alla Pasqua,
come i quarant'anni del popolo di Israele nel deserto,
come i quaranta giorni di Gesù nel deserto.
Deserto non significa tristezza, ma essenzialità:
siamo invitati in questo tempo a sfoltire gli orpelli inutili,
le fronde ingombranti che non danno frutto.
Torniamo a Gesù, non perché Lui abbia la bacchetta magica
(ormai è assodato: non l'ha neppure Lui),
ma perché è l'unico che sa svelare noi a noi stessi,
in un cammino di verità e gioia che dura tutta una vita.
Fioretti, propositi, digiuni, sacrifici?
Li rendiamo il centro della nostra quaresima,
e diventano i nostri idoli.
"Non tocco il caffè per tutta la quaresima,
non accedo ai social, non mangio dolci, non..."
ovviamente sbandierando a destra e a manca
il nostro proponimento.
Queste e altre disposizioni esteriori sono semplicemente
un aiuto a vivere in profondità il comandamento dell'amore:
ama Dio e ama il prossimo.
L'atteggiamento esteriore deve fare riferimento
a un atteggiamento interiore, altrimenti è solo sceneggiata,
un corpo senza anima.
Allora intesi? Una Quaresima impegnata,
che torna all'essenziale, vivendo il comandamento dell'amore
e con tanta ma tanta gioia:
vivremo insieme questi quaranta giorni di benedizione,
puntando a Gesù
"colui che dà origine alla fede e la porta a compimento"
(Eb 12,2)
Cosa ci auguriamo?
Che quella cenere grigia e opaca ricevuta mercoledi,
diventi testimonianza gioiosa e risplendente
dell'Amore di Dio per noi,
che sa soffrire,
morire e risorgere
per Amore.
Buon cammino!
Commenti
Posta un commento