La legge di Dio è misericordia, non il prezzo da pagare per la salvezza
Quando si parla di legge di Dio non è facile intendersi su ciò di cui si vuol parlare, allora sarebbe bene chiedersi qual è il ruolo della legge e cosa c’entra con Dio. Da questa riflessione ho cominciato a cercare nella Bibbia i brani che parlano della legge. Mi è stato utile il Vangelo di Matteo (Mt 5,17-18), dove Gesù spiega il suo rapporto con la legge: non la abolisce ma la completa.
Per un cristiano di certo non si può dire che la legge non ha nessun valore.Da una lettura attenta dei Vangeli si riesce a capire il compimento che Gesù vuole dare alla “legge antica”, cioè ai dieci comandamenti che Dio ha consegnato al suo popolo mediante Mosè. Uno di questi è “non uccidere” e Gesù ci dice che si tratta di un comandamento contro l’odio e il giudizio di condanna nei confronti del prossimo (Mt 5,21-26). Anche l’antico comandamento che condanna l’adulterio si trasforma con Gesù in “non guardare una donna per desiderarla” (Mt 5,27-30). Insomma alcune leggi vengono da Gesù abrogate, ad esempio quella sul divorzio (Mt 5,31-32) o quella che affermava “occhio per occhio e dente per dente” (Mt 5, 38-42), altre invece, come quella di “amare il prossimo”, vengono confermate. Quindi il compimento portato da Gesù non è da intendersi sempre allo stesso modo, a volte lui rende la legge più dura, a volte la interiorizza, a volte la conferma.
Un cristiano non osserva la legge per essere salvato. L’osservanza della legge non offriva la salvezza nemmeno nell’Antico Testamento, nel libro dell’Esodo si racconta infatti che prima di tutto Dio ha salvato il suo popolo dall’Egitto, solo successivamente dona la sua legge affinchè il popolo gli rimanesse fedele (Es 19,3-6). Ciò conferma come la salvezza non è la conseguenza del rispetto di una legge ma, al contrario, un evento del tutto gratuito e immeritato che l’uomo scopre di aver già ricevuto mediante la legge. Con la legge l’essere umano, maschio e femmina, diventa consapevole del proprio peccato, dell’incapacità di darsi la salvezza da solo, quindi è spinto a cercare la salvezza nella grazia di Dio che è Gesù Cristo (Gal 3,23-25).
Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro (Lc 6,26), questa legge è anche il motto dell’ Anno Santo che stiamo vivendo. Se la leggiamo in parallelo con il Vangelo di Matteo (Mt 5,48) capiamo che osservare perfettamente la legge di Dio significa essere misericordiosi. Gesù – Papa Francesco spesso ce lo ricorda – chiede ai suoi discepoli di diventare segno e testimoni della sua misericordia. Nessuno può paragonarsi a Dio, tuttavia Gesù invita tutti a riconoscersi come figli dello stesso Padre, pari in dignità, e a scorgere l’immagine del suo volto misericordioso nella carità fraterna che si fonda nella gratuità del perdono. La legge di Dio quindi non ci ricorda che per salvarci dobbiamo rispettare le sue leggi, piuttosto ci invita a sperimentare un amore che prima di chiedere qualsiasi cosa ha già donato tutto incondizionatamente e irreversibilmente.
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