La bici di Dio
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont
Spesso in città, ma più frequentemente camminando in campagna, mi capita lasciare strada a nuclei familiari che, divertiti, scelgono di fare una biciclettata all’aria aperta.
Conosco una famiglia numerosa appassionata proprio della bicicletta. Il papà programmava frequenti gare.
Ognuno ha la sua bici e quindi corre con le proprie gambe. Tranne il più piccolo, Renè, che avendo solo un anno, voleva e aveva naturalmente solo la bici del papà; insomma correva con le gambe del papà.
Al termine d’ogni gara ciclistica in famiglia, il più felice era lui, Renè. Risultava sempre vittorioso … La cosa bella era che nessuno dei fratelli si mostrava geloso delle vittorie immancabili del piccolo, eterno vincitore.
Perfino il papà si rallegrava davanti a tutti per le gioiose vittorie di Renè; anche se non era inferiore la sua gioia nel constatare la buona volontà e l’impegno e i risultati “vittoriosi” degli altri figli che immancabilmente davano il meglio di sé.
Anche ora che i figli sono cresciuti, il padre non si stanca di rievocare sempre la gioia delle gare vinte dal più piccolo.
E conclude dicendo che, in ogni competizione della vita, la vittoria è comunque di chi – perchè bambino – vive, respira, agisce, combatte, gareggia con la “bici” di Dio, del papà.
Ciao da P. Andrea
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